Assistenti di volo Eurofly sul piede di guerra

Nuova astensione dal lavoro di 24 ore il prossimo 5 luglio

Assistenti di volo Eurofly sul piede di guerra. Dopo due scioperi negli ultimi mesi si replica il prossimo 5 luglio, per 24 ore a Malpensa, Bergamo e Linate.  Alla base delle motivazioni, secondo quanto comunicano Filt Cgil e Fit Cisl, «le violazioni contrattuali continue e una preoccupante tendenza al risparmio sull’ addestramento del personale, la mancanza o solo parziale presenza dei posti di riposo per gli equipaggi, cabine passeggeri sempre più deteriorate con posti passeggeri, monitor e toilettes spesso fuori uso». Nell’ultimo periodo i rapporti con l’azienda si sarebbero inaspriti in seguito ad alcuni richiami e contestazioni disciplinari ai lavoratori che hanno aderito allo sciopero del 3 giugno.

 

Nei volantini distribuiti in aeroporto si legge inoltre che «L’azienda si è contraddistinta per aver: tenuto comportamenti gestionali arbitrari ed ai limiti della legalità, operati ai danni dei lavoratori Assistenti di Volo, in particolare del personale CTD; programmato una quantità di personale di riserva superiore alla percentuale media normalmente prevista dalla pianificazione aziendale; immotivatamente rischedulato l’orario di decollo di due voli (volo GJ1844 VRN/RMF rischedulato alle 18.05 e volo GJ1824 BGJ/ RMF rischedulato alle 18.05) all’interno delle fasce garantite; violato la normativa di legge contenuta nella Provvisoria Regolamentazione di Settore nella parte in cui è prevista la convocazione delle Rappresentanze Sindacali per discutere aspetti collegati allo sciopero; messo in atto azioni complessive tali da ridurre la valenza dello sciopero e non consentendo quindi il  contemperamento tra il diritto alla mobilità e il diritto allo sciopero dei lavoratori di cui alla disciplina dell’art. 2 della Provvisoria Regolamentazione di Settore. Abbiamo tentato sino alla fine – continua la nota sindacale -, con incontri tenuti presso la sede di Assaereo, di ricercare soluzioni idonee per evitare il conflitto ma quest’azienda, o almeno una parte importante di essa, pensa che tutto può essere ancora fatto sul nostro costo lavoro e tutto dovrà gravare solo sulle spalle della nostra dignità. Crediamo che Eurofly non abbia ben compreso  lo scenario sindacale degli assistenti di Volo. Abbiamo intrapreso un percorso di lotta durissimo e siamo convinti di andare avanti sino a che sarà necessario per difendere i nostri diritti, ma soprattutto, per insegnare a questa dirigenza il valore rappresentato dal rispetto degli accordi sottoscritti. Nel frattempo si è conclusa una nuova procedura di raffreddamento e siamo quindi in grado di proseguire ad oltranza con le azioni sciopero e stiamo studiando forme alternative di grosso impatto mediale, in considerazione della pausa imposta dalle franchigie estive. Per il momento, raccomandiamo il massimo rispetto del contratto e invitiamo tutti i colleghi iscritti e non, a contattare le nostre RR.SS.AA. per ogni chiarimento o forzatura che dovesse essere perpetrata dall’azienda».

 

Inoltre il senatore di An Basilio Catanoso ha presentato un’interrogazione conoscitiva al ministro dei Trasporti Antonio Di Pietro “Vorremmo avere conferme di quanto riportato dall’agenzia di stampa Avionews – si legge nel testo -: la compagnia aerea Eurofly è stata interessata da numerose agitazioni da parte dei lavoratori della società; lo stato di agitazione è stato indetto dai rappresentanti di categoria del personale di terra e dagli assistenti di volo della compagnia; tra i motivi della protesta, oltre alle legittime rivendicazioni contrattuali, i lavoratori lamentano alcune questioni irrisolte nell’aspetto della sicurezza della navigazione aerea; secondo quanto dichiarano gli esponenti sindacali all’agenzia di stampa Avionews, Eurofly non avrebbe rispettato gli impegni precedentemente assunti in materia di posti riservati al riposo fisiologico a bordo dell’A-330 utilizzato per i voli a lungo raggio soprattutto verso gli Stati Uniti; i lavoratori, inoltre, lamentano un calo dei training addestrativi per il personale di volo, ridotto a sole 2-3 ore di lezioni teoriche in aula all’anno; la compagnia, sempre secondo i lavoratori praticherebbe dei favoritismi per i piloti, che sarebbero accattivati all’azienda con passaggi di qualifica e, soprattutto, attuerebbe la politica del più voli e del più guadagni costringendo il personale navigante anche a 4 voli consecutivi sulla tratta, per niente breve, Milano-New York; l’addestramento pratico, in precedenza svolto nelle strutture di Alitalia, è praticamente scomparso dalla politica aziendale -: se le cose riferite in premessa corrispondano al vero; se non intenda intervenire nei confronti dell’Enac per avviare una indagine straordinaria presso il vettore Eurofly per accertare e correggere i malfunzionamenti della compagnia”.

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Pubblicato il 29 Giugno 2006
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