«Una crisi strumentale per colpire un candidato sindaco»

Non accenna a diminuire la polemica sulla situazione politica di Venegono Superiore, dopo le dimissioni di gran parte del consiglio comunale. Situazione che di fatto porterà a breve al commissariamento del Comune prima delle elezioni del prossimo 6 e 7 giugno. Dopo le dichiarazioni dell’ex assessore al bilancio Daniel Monetti, che in consiglio comunale aveva votato contro il proprio documento consuntivo del 2008 aprendo la crisi, interviene l’assessore alla cultura e candidato sindaco Alberto Nicodano.
«L’articolo dell’ex assessore Monetti è ricco di scherno, di lacune ,di imprecisioni – spiega -. Il concetto di Biblioteca quale emerge dal suo scritto è a dir poco arcaico. La Biblioteca non è solo un accatastamento di libri su pesanti scaffali, bensì un luogo vivo ove la legge regionale 81/85 prevede laboratori di lettura,incontri con le classi, specifiche iniziative volte a sviluppare il piacere della lettura,incontri con gli insegnanti, lezioni. La ristrettezza degli spazi ha sempre creato problemi per queste attività e quelle che si sono potute tenere hanno visto i bambini stipati al piano terra o raramente al primo dopo difficili programmazioni per conciliare le attività del centro anziani con le esigenze della biblioteca».

 

«Per quanto concerne la possibilità di rinforzare le solette, anche un povero medico come me ci ha pensato, ma la cosa non riveste carattere di urgenza, in quanto lo spazio che si libera trasferendo al piano superiore l’emeroteca – (4 posti attuali che diverranno 15 ) – consente di avere spazio per nuovi scaffali a piano terra per tre – quattro anni, al ritmo attuale di acquisti. Il piano superiore vede la realizzazione di una sala dedicata unicamente allo studio e alla consultazione, per adulti e ragazzi (24 posti,attualmente inesistenti). 300 kg/mq consentono il posizionamento di scaffali perimetrali dedicati alla consultazione. Inoltre, finalmente, uno spazio a disposizione dei più piccoli adeguato e una sala di promozione alla lettura, idonea anche per spettacoli, mostre, incontri. La Casa Alpina, come concordato con l’Amministrazione, ha già cordialmente accolto tutti gli anziani che hanno desiderato recarvisi. Gli strumenti operativi che l’ex assessore Monetti vuole attribuirmi fanno sorridere me e tutti coloro che mi conoscono».

 

Nella polemica interviene anche il sindaco uscente Mariolina Ciantia: «Occorre puntualizzare che l’associazione “La Trasparenza” ormai da tempo non era più in grado di garantire iniziative a favore del territorio, così come prevedeva la convenzione con l’Amministrazione Comunale. Di conseguenza definirla “una delle associazioni più attive e collaborative del paese” significa solo che da tempo, molto prima della sua lunga assenza, l’ex assessore Monetti non conosceva la reale situazione del centro anziani, forse intento a fare ben altre scelte. Facciamo comunque finta di credere che l’argomento scelto da Monetti non sia un pretesto; ma allora perché metterlo in relazione con il bilancio da lui approvato in Giunta e poi da lui bocciato in Consiglio Comunale? Incomprensibile, a meno che il vero obiettivo fosse colpire un candidato sindaco serio, affidabile e coerente dal quale avrebbe molto da imparare».