Treni, un difficile ritorno alla normalità

Dopo i ritardi e le soppressioni di questa mattina, le Fs spiegano che la soluzione del problema tecnico non garantisce l'immediato ritorno ad un esercizio regolare

Ancora disagi, soppressioni e ritardi consistenti sulle linee del nodo di Milano. L’intera mattinata è stata caratterizzata da disservizi sulle linee Trenitalia che da Milano raggiungono Gallarate e di qui Luino, Varese e Domodossola. Ritardi consistenti continuano ad interessare soprattutto la linea in direzione del Piemonte, verso Arona e Domodossola.
«Il nodo ferroviario di Milano e le linee afferenti – spiegano le FS – sono state interessate nelle primissime ore di questa mattina da un repentino ed eccezionale abbassamento della temperatura. Il fenomeno ha determinato l’improvvisa formazione, sulla linea elettrica e sui binari, di lastre e manicotti di ghiaccio di consistenza tale da provocarne la temporanea inefficienza ed in più parti la rottura, impedendo quindi la circolazione in sicurezza dei convogli.  
E’ stato così necessario interrompere il traffico ferroviario il tempo necessario per consentire ai tecnici di RFI il ripristino della piena efficienza di tutti gli apparati ed in particolare delle linee elettriche, in modo da garantire sicurezza e regolarità della circolazione».
 
Il ritorno alla normalità, secondo le ferrovie, potrebbe non essere rapido. «Considerando la dimensione e l’estensione delle relazione ferroviarie dirette e provenienti dal nodo milanese, le ripercussioni sulla circolazione si estenderanno su tutta la rete e proseguiranno anche nelle prossime ore, riassorbendosi progressivamente nel corso della giornata». Detto in soldoni: se un treno arriva al capolinea con consistente ritardo, anche le corse successive fatte con quello stesso treno saranno irrimediabilmente in ritardo.
«La Protezione Civile e il personale di Trenitalia – scrive ancora RFI- sono prontamente intervenuti nelle stazioni interessate dal blocco e hanno fornito ai viaggiatori, sin dai primi momenti, la necessaria assistenza, generi di conforto e informazioni sull’evolversi della situazione».
Nel frattempo però il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli annuncia anche che il partito ecologista presenterà un esposto all’Unione europea «affinchè sia fatta piena luce sul caos ferroviario degli ultimi giorni», chiedendo inoltre, al Commissario per i diritto dei consumatori di occuparsi dei rimborsi che rischiano di essere negati ai viaggiatori.
 
I ritardi continuano a riguardare non solo il traffico regionale, ma anche quello a lunga percorrrenza: dopo il blocco dei treni avvenuto nelle prime ore della mattina a causa del ghiaccio sui binari, la stazione Centrale ha ripreso a funzionare, ma sono stati soppressi numerosi collegamenti da Venezia, Ancona Napoli. Alcuni treni in partenza per Bergamo hanno avuto origine dalla stazione di Milano Lambrate. Ci sono poi segnalati ritardi per il treno 503 in partenza da Napoli (270 minuti), il 657 per Grosseto (210 minuti), il 926 in arrivo da Lecce (225 minuti). Dalla Stazione Centrale di Milano era previsto anche un Intercity diretto a Napoli delle 6,50, ma dopo oltre cinque ore gli è stata cambiata destinazione: non appena è stata annunciata Roma come unica fermata, la maggior parte dei passeggeri è scesa dalle carrozze.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Dicembre 2009
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