E’ morto Giorgio Bocca, l’antitaliano innamorato dell’Italia

Il grande giornalista e scrittore cuneese si è spento nel giorno di Natale all'età di 91 anni. Insieme a Scalfari fondò Repubblica nel 1976. Grande cordoglio nel mondo del giornalismo

E’ morto nel giorno di Natale, Giorgio Bocca, decano del giornalismo italiano che ha rappresentato e raccontato in maniera assai critica e feroce l’Italia dal primo dopoguerra fino al suo ultimo articolo del 23 settembre scorso fino a quando lo stato di salute gliel’ho ha permesso. Bocca, classe 1920 e natio di Cuneo, è stato anche partigiano e scrittore oltre che giornalista. Inizialmente aderì al fascismo ma dopo l’armistizio si unì al gruppo "Giustizia e Libertà" per il quale giornale cominciò a scrivere. durante la lotta partigiana firmò anche alcune condanne a morte di soldati della Repubblica di Salò. Negli anni a seguire la sua penna esce dai confini provinciali cominciando a collaborare con Europeo e Il Giorno. 

Nel 1976 è tra i fondatori di Repubblica, insieme ad Eugenio Scalfari che non ha caso lo ha definito proprio ieri "il suo fratello maggiore". I suoi articoli dissacranti colpiscono a destra e a manca e non perde mai l’occasione di mettere in evidenza i difetti degli italiani arrivando ad assumere la definizione di antitaliano. Il suo viso duro e ruvido è ormai conosciuto da tutti, i suoi saggi scalano le classifiche di vendita e da tutti è riconosciuta la sua coerenza tra quello che scrive e le sue idee. Ha continuato a lavorare fino a quando la salute glielo ha permesso, fino a ieri, giorno di Natale nel quale ha esalato l’ultimo respiro. E’ grande il cordoglio nel mondo della stampa per aver perso uno dei fari del giornalismo italiano che ha accompagnato la ancor giovane repubblica italiana nata dal fascismo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Dicembre 2011
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