Vitucci: “Imbattuti non vuol dire imbattibili”

Il suo compito è anche quello di fare il pompiere mentre al PalaWhirlpool bruciano fiamme di entusiasmo dopo le undici vittorie consecutive in precampionato. Frank Vitucci spiega che è bello darsi obiettivi ambiziosi come la qualificazione in Europa, ma ricorda anche che tutte queste vittorie non danno a Varese neppure due punti in classifica.
"Al di là del risultato – inizia il coach – quella di oggi è stata gara molto utile: si è vista la differenza di livello tra l’Alba e le altre avversarie per taglia fisica, intensità in difesa e altro ancora. All’inizio Berlino ci ha un po’ sorpreso nei parziali e io ho provato a lasciare i miei nel loro brodo, perché capissero dove andare a parare. Ci abbiamo messo un po’ ma siamo rientrati in pieno in una partita che sembrava di campionato per l’intensità: un ottimo test anche se qualcosa da sistemare c’è sempre".
Vitucci prosegue: "Siamo una squadra nuova e infatti qualche meccanismo ancora salta, ma la cosa più positiva è la voglia di giocare insieme e di recuperare anche quando siamo andati sotto. Questo è il segnale migliore, soprattutto in una partita dura come oggi: a un certo punto rischiavamo di lasciarci andare e invece siamo rientrati più di energia che di tecnica. L’unica pecca riguarda i rimbalzi nell’ultimo periodo ma nel complesso anche le cifre sono buone". Ripensando al cammino fatto sin qui il coach è lapalissiano: "Siamo imbattuti, il che non vuol dire che siamo imbattibili… non abbiamo ancora vinto niente perché il precampionato conta il giusto però di sicuro fa piacere questo cammino".
Infine Vitucci spiega l’approccio alla settimana che precede il via: "Nei giorni scorsi abbiamo concentrato gli impegni extrasportivi per poter avere un periodo di concentrazione verso l’esordio. Ricominciamo a lavorare martedì pomeriggio perché queste due partite sono state abbastanza massicce: aspetto i ragazzi pronti e freschi per una bella settimana di lavoro. Venerdì e sabato ci alleneremo sempre a porte chiuse: vi chiedo perdono ma c’è un’esigenza di intimità in questo momento. Un sistema che ho adottato anche negli anni precedenti e che vorrei tenere come punto fisso anche qui a Varese".