IdV: “Sui licenziamenti ingiusto accusare la giunta di Gallarate”

I licenziamenti in Amsc? Non si deve confondere due piani diversi, quello delle norme nazionali e quello locale: è l‘opinione dell’IdV, stretta tra la scelta fatta a livello gallaratese e la battaglia nazionale contro la riforma Fornero. «Il Presidente Praderio e il direttore di Amschanno usato gli strumenti previsti dalla legge, come manager devono usare gli strumenti a disposizione» dice Eliseo Sanfelice, referente locale dell’IdV. «Accostare i licenziamenti alla sinistra non è corretto. Nell’attuale maggioranza gallaratese esistono sensibilità diverse, noi come sinistra raccogliamo le firme contro la Legge Fornero e siamo contrari ai licenziamenti per motivi economici. Ma è ingiusto in ogni caso accusare il centrosinistra gallaratese nel suo complesso».

Da Sanfelice arriva anche però anche un riferimento critico a come è stata gestita la questione dei due licenziamenti, piovuta in modo inatteso nel bel mezzo di una giornata di fine settimana, proprio nel giorno di apertura di Duemilalibri. «Lo dico come opinione personale: servirebbe una regia complessiva dell’amministrazione, almeno per concordare gli interventi dell’azienda, per trovare tempi e modi dei provvedimenti, sulla base anche delle diverse sensibilità. Ma sono due piani assolutamente divisi: è ingiusto dare la colpa a Guenzani e alla stessa amministrazione, quando gli strumenti sono quelli previsti dalla legge nazionale».  Sanfelice si scaglia dunque contro  PdL, Pd e Udc, «che a livello nazionale hanno votato la Legge Fornero: l’ABC che hanno votato le nuove norme sul lavoro del governo Monti e sono le stesse forze che non danno l’appoggio al referendum». Sul merito della questione, «l’Italia dei Valori è per evitare il licenziamento, ma l’interferenza della giunta su Amsc sarebbe stato un segnale di interferenza politica nell’azienda».