Immobili comunali, nessun compratore

Il Comune di Gallarate mette in vendita case e terreni, ma non si fa avanti nessun compratore: martedì 13 marzo scadeva il bando per l’alienazione di diverse proprietà comunali, ma la Sala Giunta – dove doveva esserci l’apertura delle buste con le offerte – è rimasta desolatamente vuota. Un bel problema per il Comune e i gallaratesi, visto che dalle alienazioni si contava di incassare ben 2,5 milioni di euro, necessari per avviare nuove opere e per curare le manutenzioni a strade, marciapiedi e edifici di proprietà.
Le proprietà in vendita non erano numerose, in gran parte poco conosciute: se infatti molti gallaratesi possono aver presente la villa di via Bottini già sede della Polizia Locale ("base d’asta" 547mila euro) e la vecchia sede dell’Ipc Falcone in via Checchi (1,3 milioni di euro), ma anche terreni e fabbricati accessori in via Donatello a Crenna e in via del Rongione al confine con Cardano, nonchè un appartamento a Sciarè. Nel complesso, appunto, un valore minimo di 2,5 milioni di euro.

Il 2013 è iniziato da un po’ e si avvicina il momento in cui l’amministraione deve presentare il bilancio 2013, allo studio dell’assessore Alberto Lovazzano. La mancanza delle risorse da alienazioni è una tegola non da poco, visto che una parte delle spese per opere e manutenzioni dovevano essere coperte proprio con queste risorse: tra le spese per opere previste quelle per la ristrutturazione della sede del Puccini (300mila euro), i cimiteri (150mila euro), le nuove piste ciclabili (200mila euro). A queste si aggiungono le manutenzioni ordinarie, pari a 1,2 milioni per strade e marciapiedi (1,2 milioni) e edifici di proprietà (900mila euro, comprese le scuole).

Tutte voci da finanziare in altro modo, visto il fallimento di questa prima fase di alienazioni. E vista la scarsa possibilità che in tempi brevi cambi il contesto, nel mezzo della crisi che colpisce ancora in modo pesante il settore immobiliare ed edilizio. E pensare che di grandi proprietà sottoutilizzate Comune e Amsc ne hanno ancora in abbondanza, compreso ad esempio il grande complesso di via Bottini-via Ferraris, che Amsc intenderebbe ridimensionare affittando o vendendo spazi.