Siamo orgogliosi di andare al Tosi

I rappresentanti dell'Ite Tosi raccontano una scuola dove il 50% dell'offerta formativa è data da progetti all'estero o in azienda. Un istituto pensato sul modello americano

Duemila studenti, o poco meno, e un progetto per ognuno. Non ci si annoia, non ci si stanca, si alza il livello e anche lo stress. L’Ite Tosi di Busto è una scuola lanciata verso il futuro: da molti anni, la sua offerta formativa è improntata alla novità, all’innovazione, alla sperimentazione, al cambiamento. Un modello che, indubbiamente, riscuote successo viste le iscrizioni costantemente in aumento, ma vista, soprattutto, la soddisfazione dei suoi rappresentanti: Giorgia Testa, Mauro Fior, Stefania Salmerico, Giusy Iorillo, Matteo Molteni, a cui si aggiungono Luca Mottin e Michele Tovaglieri eletti nella Consulta studentesca provinciale: « È una scuola che offre grandi possibilità, basta averne voglia – spiega Giorgia, eletta presidente del gruppo di rappresentanti – Tutto è incentrato sulla voglia di mettersi in gioco, sulla meritocrazia: l’adrenalina è spesso alle stelle tra studio e progetti. Ma a ognuno è data la possibilità di fare esperienze di crescita importanti. Ciò ci stimola a migliorarci, ad elevare i nostri obiettivi per poter raggiungere i traguardi sperati».  

 
Il sistema di giudizio, inoltre, è svincolato dai canoni tradizionali: « Si valutano le competenze – racconta Stefania – e la capacità di relazionarsi, lavorare in gruppo, abilità ulteriori rispetto a quelle dimostrate durante interrogazioni o verifiche. Così le valutazioni sono divise in fasce: dall’1 al 6, e, all’interno di ogni fascia, si modulano i voti. È un sistema complesso a cui noi studenti siamo abituati, così come la gran parte dei 70 docenti: quelli storici lo usano abitualmente, mentre quelli nuovi hanno bisogno di un periodo di assestamento». 
 
Il Tosi è un modello di scuola con caratteristiche uniche, impostato come un college americano: « Abbiamo tutti il badge identificativo – spiega Mauro – ma è una questione di sicurezza. Con una popolazione così, è difficile memorizzare tutti i volti…». Ha un sistema organizzativo gerarchico dove ognuno ha un ruolo definito: « Gli studenti sono una componente fondamentale e la nostra voce è sempre considerata» chiarisce Giusy.
 
Il plus valore del Tosi, però, è legato ai tanti progetti che rappresentano il 50% dell’offerta formativa: stage all’estero, alternanza scuola lavoro, ma anche adesione a meeting internazionali, discussioni, sessioni di “debate”: « Le esperienze che viviamo nei cinque anni ci permettono di aprirci al mondo – spiega Matteoci fanno crescere professionalmente ma anche come cittadini». Michele racconta l’incredibile esperienza vissuta lo scoro anno a Tel Aviv quando, invitati in un confronto sui "leader futuri" , hanno scoperto come si vive in Israele: « Eravamo partiti con pregiudizi e paure, e ci siamo trovati a vivere in un contesto incredibile, così uguale a noi…. Abbiamo sfatato molti timori».
 
Nonostante la competitività e il modello meritocratico,  studenti vivono in un clima di armonia: « Non c’è gelosia, non c’è cattiveria – dice Luca –  Si lavora molto in gruppo e conosciamo il valore del sostegno reciproco. Ed è proprio la capacità di lavorare insieme per lo stesso obiettivo che ci permette di fare esperienze che, crediamo, pochi altri compagni vivono nelle altre scuole».

Una scuola di elite, fatta per pochi?
« Può darsi che ci sia qualcuno che non capisca fino in fondo ciò che noi viviamo quotidianamente – commenta Stefaniaqui si studia molto, è vero. C’è una selezione dura nel primo biennio. Ma, superando ostacoli e difficoltà, si impara anche a darsi rigore e organizzazione per poter affrontare i propri impegni. E non è quello che si chiede anche a chi lavora?».
In una scuola organizzata, con un’ottima dotazione tecnologica e infrastrutturale, con docenti sempre pronti a coinvolgere la classe in nuove esperienze, il compito dei rappresentanti può sembrare marginale

 

« Il principale problema è la comunicazione – racconta Matteo – con 2000 studenti e un numero di progetti in costante crescita, noi dobbiamo assicurare il raccordo in modo che tutti possano avere le stesse opportunità. Pur non avendo uno spazio adeguato che ci contenga tutti, abbiamo ovviato con gli altoparlanti che arrivano in tutte le classi per far arrivare le comunicazioni. La nostra aula magna è collegata via cavo con le Tv di ogni classe. Abbiamo, inoltre, un campo esterno dove radunarci in caso di urgenti necessità di confrontarci tutti insieme».
Il Tosi è una scuola fortunata? « Diciamo che tutte le risorse e le opportunità esistenti vengono sfruttate al meglio, ottenendo risultati brillanti – commenta Giorgia – E poi tutti siamo coinvolti, anche i genitori, riuniti in un’associazione, sempre pronti a dare una mano per la riuscita delle iniziative» .
Un lavoro di gruppo… allargato a tutti.
 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2014
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