Arte e artigianato insieme per far ripartire il lavoro e la città

Preservare e coltivare la bellezza artistica del territorio, rivitalizzare le tante forme di artigianato che stanno scomparendo, creare uno spazio dove cittadini, artisti e artigiani possano esprimere i propri talenti. Sono questi gli obiettivi più importanti di un progetto che sta muovendo i primi passi partendo da Busto Arsizio.
"Coworking art project", così si chiama l’iniziativa, nasce da un’idea di Ornella Nicola (nella foto qui a fianco), artista bustocca che ci sta lavorando con entusiasmo: "Siamo partiti da due constatazioni – spiega Ornella – Gli artisti spesso non hanno spazi dove poter lavorare, al tempo stesso molti artigiani sono costretti dalla crisi a cessare la loro attività, ecco che allora nasce l’esigenza di avere un luogo di lavoro comune in cui risorse, saperi, strumenti e abilità possano essere condivisi. La seconda considerazione è che nella città di Busto, e sul territorio più in generale, ci sono molti spazi inutilizzati che potrebbero essere riconvertiti in uno spazio di lavoro per artisti e cittadini, con ricadute importanti sulla collettività”. Fabbriche dismesse, edifici pubblici non utilizzati, spazi destinati alla collettività ma poco sfruttati non mancano: “Questi spazi potrebbero inoltre essere adibiti a luoghi di esposizione, e diventare centri di aggregazione e socializzazione, arginando le conseguenze di una crisi che genera periferie urbane e umane”.
 
La convinzione di Ornella Nicola, che ha avviato il progetto un anno fa con una raccolta di firme, è che l’arte e l’artigianato possano anche essere un volano per l’economia.
“Preservare e coltivare la bellezza artistica del territorio, rivitalizzare le tante forme di artigianato che stanno scomparendo, permettere a chi vuole esprimersi attraverso l’arte, la creatività e la manualità di avere uno spazio dove farlo e dove condividere con altri conoscenze e abilità possono diventare una risorsa, anche economica – dice la promotrice dell’iniziativa – I progetti di arte sociale riguardano infatti le strutture pubbliche: parchi, ospedali, stazioni e possono coinvolgere scuole e turismo culturale ma anche creare lavoro vero”. 
 
La proposta, che interessa i territori della provincia di Varese, dell’Alto Milanese e della provincia di Novara, ha raccolto molti consensi (oltre 150 firme nella sola giornata di domenica) durante l’edizione 2014 dell’Expo Artigiana, che si è svolta a Malpensafiere dal 20 al 23 Marzo 2014, dove HumanitArs14 – il gruppo che sostiene il progetto –  ha allestito una mostra insolita, fuori dalle logiche delle gallerie,  una collettiva con un percorso trasversale tra discipline delle arti visive in apparenza distanti, che hanno trovato un solido filo conduttore nelle singolarità di ogni artista: l’intima visione di ciascuno dell’attuale significato di Sogno e Bisogno (nella foto gli artisti partecipanti).

Il progetto, che verrà in seguito presentato ad amministrazioni pubbliche ed istituzioni culturali, ha già attirato l’interesse di Coworking Login, una piattaforma consolidata con sede a Milano, grazie alla quale la petizione a breve sarà messa on line, permettendo così a  tutti di  firmarla.
L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini, anche a coloro che non hanno particolari abilità artistiche e a coloro che non sono artigiani, lo spazio del coworking necessità infatti di varie figure e si rivolge, con grande attenzione, a chiunque sia in difficoltà occupazionale.

“L’obiettivo – conclude Ornella – è continuare a poter svolgere il proprio lavoro ma anche e soprattutto unire le forze, le iniziative ed editare progetti a scopo sociale, ciò consentirà di far leva sulla sensibilità di enti, associazioni, fondazioni e amministrazioni sul territorio per ottenere spazi non utilizzati o confiscati alle mafie”.

Tutte le informazioni sul progetto (a breve anche la petizione on line) sul sito di Humanitars14
e sulla sua pagina Facebook