“Non vi fu mobbing” e l’agente del Verbano resta ai domiciliari
Le precisazioni del presidente dell’Unione dei Vigili del Medio Verbano in merito alle vicende processuali che riguardano un dipendente accusato di reati sessuali
Il Presidente dell’Unione dei Vigili del Medio Verbano e sindaco del Comune di Brenta Gianpietro Ballardin ha inviato una lettera aperta alla stampa con cui informa della posizione di un agente dipendente dell’Unioneaccusato mesi fa di reati a sfondo sessuale. L’agente aveva intentato una causa contro l’Unione dei Vigili per mobbing, ora rigettata dal tribunale di Varese. ecco il testo della nota.
In riferimento alla vicenda che ha visto coinvolto un agente dell’Unione dei Vigili del Medio Verbanoaccusato di violenza sessuale, abuso di potere, tentata concussione, di cui era
stata data informazione dell’arresto nella conferenza stampa convocata dal Presidente e dal Comandante dell’Unione nel mese di Novembre dell’anno 2014, si informa che:
Venerdì 13/3/2015 il Tribunale di Varese, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del Dott. Dario Papa, ha dato lettura del dispositivo della sentenza, che ha stabilito il rigetto di tutte le domande del ricorrente.
Già, in corso di giudizio, il rigetto di tutte le istanze istruttorie del ricorrente, come disposto dal precedente Magistrato che aveva in carico il fascicolo, Dott.ssa Elena Fumagalli, aveva preannunciato un esito favorevole per l’Unione, patrocinata nella vicenda dall’Avv. Barbara De Bernardi del Foro di Varese.
Seppur con amarezza per quanto accaduto possiamo dire di aver ottenuto un risultato positivo che ci conforta sulla giustezza dell’azione intrapresa nell’ambito causa promossa dal dipendente L.G. nel 2011 (rubricata al n. 1257/11) e con la quale lo stesso lamentava, tra le altre, di subire mobbing nell’ambiente di lavoro e chiedeva a carico dell’Unione del Medio Verbano centinaia di migliaia di Euro di risarcimento.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi 60 giorni e solo allora se ne potranno conoscere i contenuti.
Il Tribunale ha dato dunque ragione all’Ente e alla parte diligente della sua struttura operativa che opera attraverso un coordinamento di alta professionalità coordinato nelle sue fasi operative dal Comandante Ettore Bezzolato e dai Vice Comandanti Manuel Cinquarla e Di Marco Natale.
Un primo traguardo importante che è bene sottolineare non ci gratifica in quanto riconosciamo il danno provocato alle persone oneste che lavorano quotidianamente per la
tutela dei cittadini e che attraverso l’uso di una divisa rappresentano degnamente le Istituzioni operando per garantire, con risultati positivi, la sicurezza del nostro territorio.
Nel frattempo l’interessato rimane agli arresti domiciliari
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