Rfi replica a Salini: “Da noi nessuna inadempienza”

La replica della società ferroviaria alle accuse è netta: “Stiamo pienamente rispettando l’accordo con il quale le parti hanno risolto per mutuo consenso l’appalto in corso per la realizzazione della nuova ferrovia

Arcisate Stabio, il cantiere oggi (inserita in galleria)

“Nessuna inadempienza contrattuale di Rete Ferroviaria Italiana nei confronti della società ICS”. La replica della società ferroviaria alle accuse di Salini è netta: “RFI sta pienamente rispettando l’accordo, sottoscritto l’8 gennaio 2015, con il quale le parti hanno risolto per mutuo consenso l’appalto in corso per la realizzazione della nuova linea Arcisate – Stabio”.

Il Gruppo Claudio Salini ha preannunciato verso Rfi una battaglia legale in merito alla messa in appalto dei lavori con un incremento notevole dell’importo dei lavori a compimento rispetto all’effettivo importo residuo dell’originario contratto.

La stessa Rfi ribatte però alle accuse entrando nel merito con una nota che pubblichiamo:

“E’ stato disposto da Rete Ferroviaria Italiana il pagamento di quanto pattuito economicamente nell’attuazione dell’accordo: erogazione di due ulteriori anticipi sul conto finale, in corso di stesura entro i termini stabiliti per legge. La prima tranche sarà liquidata il 10 aprile 2015, con soli sette giorni di ritardo rispetto ai tempi stabiliti. La seconda e ultima tranche è prevista in pagamento il 30 aprile 2015. Il ritardo di sette giorni lavorativi in nessun modo può essere addotto quale motivo per ritenere decaduto l’atto di risoluzione.

La decisione di sciogliere il rapporto contrattuale non è stata conseguenza di una scelta preordinata di RFI ma conseguenza diretta delle proposte avanzate dall’appaltatore per la prosecuzione del rapporto, non accettabili da parte della committenza pubblica.

La nuova gara, a procedura ristretta, per l’affidamento dei lavori è stata bandita da RFI il 9 marzo 2015, avvalendosi del proprio Sistema di qualificazione riservato alle imprese per l’esecuzione di Opere civili. Il criterio di aggiudicazione è quello del prezzo più basso.
L’importo di gara corrisponde esattamente ai costi delle lavorazioni ancora da eseguire del progetto esecutivo. Sono state aggiunte lavorazioni non inserite nel precedente appalto. L’avviso di gara non comprende, invece, alcune lavorazioni relative agli impianti tecnologici.

Sono state invitate a presentare offerta tutte le imprese iscritte in possesso dei prescritti requisiti.

RFI si è dotata di Sistemi di Qualificazione in diversi settori operativi ai sensi del Codice Appalti n. 163/2006. I Sistemi di Qualificazione di RFI sono pubblicizzati con avviso annuale sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Qualsiasi impresa dell’Unione Europa che possiede i requisiti può chiedere l’iscrizione. L’ultima pubblicazione è avvenuta il 5 agosto 2014.

Le attività di cantiere potranno così riprendere a partire da luglio 2015, al termine dell’iter in corso per l’assegnazione dei lavori.

La successione dei fatti e gli importi relativi all’appalto indicati nell’odierno comunicato di ICS non corrispondono alla realtà. Anzi, la rappresentazione dei fatti appare strumentale e tendenziosa, oltre che inesatta e fuorviante.

Si ricorda che per proseguire i lavori, l’ICS aveva presentato una richiesta economica – dallo stesso definita non trattabile – di 52 mln di euro aggiuntivi, a fronte di lavorazioni ancora da eseguire per 85 mln di euro. Un adeguamento, in aumento, dei prezzi contrattuali di oltre il 60%, peraltro non collegato ad alcun evento già accaduto, ma solo basato su valutazioni extracontrattuali.

Una proposta inaccettabile per RFI, perché sarebbe stata una ricontrattualizzazione del prezzo dell’appalto tramite una revisione prezzi non ammessa dalla vigente legislazione. Sostanzialmente una richiesta al di fuori di ogni consentita e ragionevole gestione dei fondi pubblici con cui l’opera viene realizzata, tesa solo a sfruttare strumentalmente la difficile situazione di disagio che i Comuni interessati dai cantieri rappresentavano a RFI.

In relazione alle dichiarazioni non rispondenti al vero, RFI avvierà azioni idonee per tutelare la propria immagine in ogni opportuna sede.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Aprile 2015
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