A Comabbio per scoprire l’arte di Marina Falco

Le opere realizzate dall’artista negli ultimi cinque anni saranno esposte in Sala Lucio Fontana a partire dal 20 aprile. La mostra è promossa dall’associazione culturale “Il borgo di Lucio Fontana

marina falco

Ventotto dipinti e quindici disegni realizzati dall’artista Marina Falco saranno esposti in sala Lucio Fontana a Comabbio in occasione della mostra “Il tempo dell’acqua”.

L’inaugurazione della mostra è fisata per le 18 di sabato 20 aprile. L’esposizione rimarrà poi aperta fino al 28 aprile con i seguenti orari: sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30. la mostra rimarrà invece chiusa solo a Pasqua il 21 aprile. L’ingresso è libero e gratuito.

L’esposizione raccoglie un ampio numero di opere realizzate da Marina Falco negli ultimi cinque anni, durante i quali l’artista ha deciso di immergersi completamente nella natura. Il frutto di questo lavoro sono stati quattro cicli di dipinti e disegni intitolati: Lago, Isole, Marcite e Riflessi, ai quali si aggiunge anche l’olio su tela Nemus.

Nata a Napoli nel 1967, Marina Falco ha poi perfezionato gli studi all’Accademia di Brera a Milano, per poi insegnare al Liceo artistico Terragni e all’Accademia Aldo Galli di Como. Durante la sua carriera ha partecipato con le sue opere a numerose esposizioni tra Milano, Varese, Genova e Sondrio. Al momento l’artista vive e lavora a Milano.

Come spiega Felice Bonalumi in un testo all’interno del catalogo che accompagna la mostra:

“Il tempo dell’acqua, titolo della mostra, si può considerare un ossimoro. […] Come simbolo l’acqua è eterna, sta fuori del tempo, o meglio è prima del tempo, tanto che per gli antichi è all’origine di tutti gli esseri viventi, della vita stessa e quindi del bene e del male. Allora l’acqua è anche distruzione e morte, vale a dire il lato oscuro della personalità. La parola da spiegare è allora tempo, perché l’eternità, fuori dalla triade temporale passato-presente-futuro, può essere scalfita solo dal lavoro di chi, ed è l’artista, non accetta la linearità logica…”.

La mostra è stata promossa dall’associazione culturale “Il borgo di Lucio Fontana” e il catalogo è stato redatto da Massimo Cassani.

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Pubblicato il 15 Aprile 2019
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