Protezione civile schierata al fianco dei cittadini

L’assessore di Comunità montana Marco Fazio: “Silenziosa presenza, che si è fatta sentire quando serviva e a chi serviva“

protezione civile valcuvia

Più di 1400 ore di impegno sul territorio a titolo di puro volontariato, quasi 140 servizi si sostegno alla popolazione, con veri e propri picchi di uscite nelle giornate critiche.

È il bilancio dell’attività delle squadre di protezione civile della comunità montana Valli del Verbano, riassunta in un grafica resa nota proprio oggi dall’assessore Marco Fazio.

«Un’infografica, quella riportata (vedi foto sotto) che racchiude in sé servizi, ore, giornate, regalate dal volontariato di protezione civile ed Antincendio boschivo COAV di comunità montana Valli Del Verbano per supportare efficacemente popolazione e amministrazioni nella lotta al coronavirus», afferma Fazio: «A volte un dato numerico risulta arido. In questo caso, però, è sicuramente importante, perché mostra quanto fatto e lascia trasparire tutto quello che sta dietro ad esso. E l’azione di tanti volontari è stata premiata con il riconoscimento più bello, il grazie delle persone, il sostegno di aziende ed Enti».

Un Coordinamento coeso, che ha visti coinvolti i gruppi e le associazioni di protezione civile con i rispettivi coordinatori e volontari, la struttura tecnica e politica di comunità montana, ha lavorato a stretto contatto con i Centri Operativi Comunali, istituiti singolarmente in ogni Comune e con la Provincia di Varese.

Decisivo è stato il ruolo della Sala operativa di Cuveglio, organizzata su turnazioni che consentissero di svolgere efficacemente i servizi chiesti dai Centri Operativi Comunali.

Quali? «Le quotidiane necessità di persone e famiglie, vedi la consegna agli ospedali degli abiti di ricambio per le persone ospedalizzate, la consegna di generi alimentari, di medicinali, il tutto senza dimenticare la natura e la missione del Coordinamento COAV della comunità montana Valli Del Verbano, il contrasto agli incendi boschivi: diverse, infatti, sono state in queste settimane le giornate in codice arancione o rosso».

Una sinergia che ha significato anche confrontarsi con uno scenario inedito, tutto da sperimentare. Grazie a numerosissimi incontri in videoconferenza, che hanno coinvolto quasi quotidianamente i coordinatori dei gruppi comunali o intercomunali, sono state definite le linee guida per operare in sicurezza (per i volontari e i soggetti aiutati), sono state man mano individuate le priorità e ottimizzate le risorse.

Avarie

Il Coordinamento di volontari è stato sostenuto dalla vicinanza di aziende e persone: sono state messe a disposizione gratuitamente, per svolgere i tanti servizi programmati, un paio di autovetture da Europassistance e Truckservice, sanificati gratuitamente gli automezzi del Coordinamento dalla carrozzeria Ramacar di Varese, sono pervenute generose donazioni da personale della Commissione europea tramite l’azione promossa dal Comitato Locale del Personale di Ispra e Siviglia, nonché dalla Comunità islamica Valcuvia, tutte finalizzate a supportare le azioni del volontariato di Protezione Civile. Un ringraziamento doveroso va anche a Ex Alunni della Scuola Europea di Varese, Mozzate Nonwovens, Valcuvia Lingerie, Chemicount, Ekaflex di Malgesso e “Da Moreno“.

«Il virus avrà anche dettato un distanziamento fisico tra le persone quale migliore azione per sconfiggerlo, ma l’azione dei volontari ha certamente unito le persone con la propria silenziosa presenza, che si è fatta sentire quando serviva e a chi serviva. Distanti, ma uniti», conclude Marco Fazio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Maggio 2020
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