Busto Arsizio Tax Free. Il sogno dell’assessore Magugliani
Addio all’Iva per la clientela che arriva dall’estero. L’assessore al Bilancio: “Un modo per attirare la clientela a Busto”.
Trasformare una parte di Busto Arsizio in “tax free” è una proposta lanciata dall’assessore al bilancio, Paola Magugliani, come «idea utile e giusta per la città e da mettere a punto sfruttando la delicatezza della situazione economica colpita dall’emergenza Covid». Si tratterebbe di dire addio all’Iva per la clientela che arriva dall’estero. E Como lo ha già fatto, così come Vicenza.
«Nonostante i turisti ora sono pochi – ha ammesso l’assessore Magugliani – vedendo quanto possano influire gli stranieri in città, trasformarla in tax free sarebbe una sfida per lanciare le potenzialità del territorio».
La novità è l’app, scaricabile su cellulare, attraverso cui il cliente straniero ha la possibilità di trovare le attività che aderiscono all’agevolazione. In pratica, non c’è bisogno di recarsi in dogana; la detassazione è immediata.
Si tratta di un’idea ancora in cantiere che avrà bisogno di «diverse riunioni per capire come metterla a punto e per valutare i costi pubblicitari» ha spiegato Paola Magugliani. E continua: «A Como hanno il confine vicino, noi abbiamo un aeroporto internazionale, la Malpensa. Non si parla meramente di turisti a Busto Arsizio, ma le persone per diversi motivi, tra cui le realtà sportive, le scuole internazionali, il festival cinematografico, si trovano nei dintorni: atterranno a Malpensa e poi si spostano. Quindi è molto importante fare leva sul “tax free” per attirare la clientela e svegliare il commercio a Busto».
Sarà un lavoro di squadra. È importante fare sistema e che tutte le realtà del territorio aderiscano: «È una strategia da costruire al momento giusto e tutti insieme. Certo, i beneficiari ultimi sono i commercianti, ma cresce l’indotto economico in generale. È una strategia per far girare tutto il contorno – ha sottolineato l’assessore Magugliani -. Ho trovato appoggio da parte dei commercianti, tra cui Bruno Ceccuzzi e il presidente del Distretto urbano del commercio Matteo Sabba».
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