Coldiretti Varese dona alle famiglie bisognose oltre 2000 kg di cibo
Il presidente Fiori: “Con l’emergenza Covid si è purtroppo estesa la fascia di popolazione con difficoltà economiche”. Anche in provincia di Varese l’emergenza sanitaria ha portato contraccolpi sul piano sociale e finanziario

L’inizio del nuovo anno vede Coldiretti Varese moltiplicare le iniziative in aiuto alle povertà del territorio. Un impegno che prosegue e intende rafforzarsi ulteriormente, nel nuovo anno.
In particolare, 2100 kg di cibo, suddivisi in pacchi alimentari donati dagli agricoltori di Coldiretti, saranno consegnati in questi giorni a diversi nuclei familiari messi alla prova dall’emergenza sanitaria ed economica. Le consegne sono in corso in vari comuni del territorio: già in questi giorni, i primi pacchi solidali sono stati destinati alle prime famiglie con il supporto di realtà come la Caritas di Varese (oggi la consegna direttamente da parte del presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori, alla presenza di don Matteo Rivolta e delle rappresentanze dei Decanati del Varesotto) o l’associazione “Mamme in Cerchio” di Azzate, dove i pacchi sono stati recapitati dal delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Enrico Montonati.
Essi contengono prodotti made in Italy di qualità: succhi di frutta, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio extra vergine d’oliva. Un segno di vicinanza che gli agricoltori hanno voluto portare a chi è rimasto indietro a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia.
«Con il Covid – commenta Fernando Fiori, presidente Coldiretti Varese – si è purtroppo estesa la fascia di popolazione con difficoltà economiche e anche nella nostra provincia prealpina sono aumentati bisogni e richieste soprattutto di beni alimentari. E’ un fatto che l’emergenza sanitaria, con le conseguenti prescrizioni che sono state adottate e sono tutt’ora in vigore per limitare la diffusione del virus, si è sia trasformata anche in emergenza economica come, purtroppo, possiamo toccare con mano anche in provincia».
Una crescita del disagio sociale che ha coinvolto fasce prima estranee al fenomeno, «ed in particolare piccoli commercianti e lavoratori autonomi, ma anche i numerosi lavoratori stagionali che quest’anno si sono trovati senza lavoro per il blocco della stagione turistica invernale».
«È un impegno – aggiunge il presidente Fiori – che abbiamo preso con la nostra comunità: quello di essere vicini alle persone che più duramente pagano il prezzo della crisi che stiamo vivendo. Con la seconda ondata di contagi e le nuove chiusure, tante famiglie si sono trovate in una condizione di precarietà. Ed è dovere di ciascuno di noi fare la propria parte, ognuno per quello che può. Nel contempo, scegliendo e donando prodotti dell’agricoltura italiana, sosteniamo il lavoro degli agricoltori del nostro territorio, che con tenacia tengono fede all’impegno di garantire cibo per tutti».
«Siamo convinti – conclude Fiori – che l’Italia e, in particolare, il comprensorio del Varesotto, debba e possa ripartire proprio dai campi, dal lavoro degli agricoltori, che sono in prima linea per rispondere ai bisogni delle famiglie e di chi purtroppo è rimasto indietro per colpa della pandemia. È questa anche l’occasione per sottolineare il prezioso impegno delle parrocchie, di tanti Comuni, di tante realtà solidali che con il loro quotidiano servizio danno risposte vere e concrete ai bisogni della nostra gente. Gli agricoltori della Coldiretti sono, con orgoglio, al loro fianco”.
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