“Emersione del lavoro dei migranti, troppi ritardi”, Como senza frontiere sollecita il Prefetto

La rete solidale comasca sollecita il riconoscimento dei diritti di tutte le persone presenti sul territorio, ancora più urgente in un periodo come questo segnato dal crescente disagio sociale

Generica 2020

La rete Como senza frontiere – insieme a Cgil-Cisl-Uil, Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti, Campagna Ero straniero – ha inviato al Prefetto di Como una lettera per avere spiegazioni sui ritardi in merito alle procedure di emersione e regolarizzazione del lavoro prestato da persone migranti (la cosidetta “Sanatoria” del maggio 2020).

«C’è uno stato di gravissima inadempienza da parte delle Istituzioni in rapporto alle procedure di emersione e regolarizzazione del lavoro prestato da persone migranti – scrivono i referenti di Como senza frontiere – Sollecitiamo anche in questa materia il riconoscimento dei diritti di tutte le persone presenti sul territorio, riconoscimento ancora più urgente in un periodo come questo segnato dal crescente disagio sociale e dalle incombenti difficoltà economiche. Attendiamo una risposta non solo in termini informativi e burocratici, ma operativa e concreta per quello che attiene gli impegni dello Stato italiano nei confronti di tutte le persone».

La situazione a Como è questa: a fronte di 1826 domande presentate per l’emersione del lavoro domestico e di 115 domande per lavoro subordinato, le convocazioni al 16 febbraio u.s. risultano solo 130 nel primo caso e 6 nel secondo.

Questo il testo della lettera inviata al Prefetto:

«Nel momento più cupo della diffusione del contagio Covid-19, nel maggio 2020, il governo italiano varò provvedimenti per la regolarizzazione e l’emersione dal lavoro nero, indirizzati in particolare ad alcuni settori (il lavoro domestico e di cura, il lavoro in agricoltura e zootecnia) dove evidenti erano, e sono, fenomeni di sfruttamento e di cancellazione dei diritti.

Giudicammo allora quel provvedimento tardivo e insufficiente; ciononostante, ci adoperammo perché l’adesione fosse la più ampia possibile, cercando di valorizzarne tutti gli elementi positivi.

A distanza di mesi, purtroppo, siamo costretti a rilevare che la risposta delle Istituzioni ha evidenziato carenze e lentezze, così che, dopo quasi un anno, la situazione non è molto cambiata.

Lo dicono, in maniera incontrovertibile, i dati raccolti nelle scorse settimane da fonti ufficiali del Ministero dell’Interno e delle Prefetture di tutta Italia dalla campagna “Ero straniero”: le convocazioni da parte delle Prefetture – passaggio indispensabile per ultimare la procedura di regolarizzazione – sono una percentuale assai bassa rispetto al totale delle domande presentate.

La situazione a Como non fa eccezione: a fronte di 1826 domande presentate per l’emersione del lavoro domestico e di 115 domande per lavoro subordinato, le convocazioni al 16 febbraio u.s. risultano solo 130 nel primo caso e 6 nel secondo.

Per questo, chiediamo – da una parte – quali siano le ragioni di tanti ritardi nell’attivazione di un provvedimento che proprio nella situazione di emergenza sanitaria e sociale traeva origine, e – dall’altra – quali azioni si intendano mettere in campo per modificare, in modo rapido ed efficace, tale situazione che risulta fortemente lesiva non solo dei diritti delle persone ma anche della capacità dello Stato di tener fede ai propri impegni.

Contestualmente, riaffermiamo la nostra piena disponibilità alla collaborazione, nelle forme opportune, per una efficace attuazione dei provvedimenti.»

Como senza frontiere

Cgil Como, Clas Cgil – Cisl dei Laghi, Anolf Cisl – Uil Cst del Lario Como e Lecco

Osservatorio per i diritti dei migranti – Como

Campagna “Ero straniero” – Como

Aderiscono alla rete Como senza frontiere: Aifo Como, Anpi Monguzzo, Anpi provinciale Como, Arci Como, Arci-ecoinformazioni, Associazione artistica Teatro Orizzonti inclinati, Associazione Culturale Territori-Natura Arte Cultura, Associazione Migrante Como-Milano, Associazione Par Tüc, Associazione Luminanda, Cgil Como, Comitato comasco antifascista, Comitato Como Possibile Margherita Hack, Como accoglie, Cooperativa Garabombo, Coordinamento comasco per la Pace, Coordinamento comasco contro l’omofobia, Donne in nero Como, Emergency Como, +Europa Lario, Giovani comunisti Como, I Bambini di Ornella, Il baule dei suoni, Italia-Cuba Como, La prossima Como, L’altra Europa Como, L’isola che c’è, Libera Como, Medici con l’Africa Como, Missionari comboniani di Como e Venegono, Potere al Popolo Como e provincia, Prc/Se provinciale Como, Scuola di italiano di Rebbio, Sinistra Italiana Como, Unione degli studenti Como, Volontari della Parrocchia di Rebbio, tante e tanti altri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Aprile 2021
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