Da Villa Oliva all’oasi Boza: alla scoperta della storia di Cassano Magnago nelle Giornate Fai d’Autunno
Tutti i beni che verranno aperti sabato 15 e domenica 16 ottobre per le Giornate FAI d'Autunno a Cassano Magnago

Scoprire la storia di Cassano Magnago attraverso cinque luoghi artistico-culturali e ambientali: questa l’opportunità delle Giornate Fai d’Autunno di sabato 15 e domenica 16 ottobre che sono state presentate questa mattina, giovedì 6 ottobre, nella sala consiliare di villa Oliva.
In rappresentanza dell’amministrazione cassanese c’erano il sindaco, Pietro Ottaviani, e l’assessore Alessandro Passuello: «Verranno aperti i beni per diffondere la cultura e la sensibilità verso la loro tutela – ha affermato Ottaviani – noi amministratori dovremmo essere lungimiranti a riguardo. Godiamoci la bellezza dei nostri territori e della cultura italiana».
Giornate FAI d’Autunno: i beni aperti di Cassano Magnago
La delegazione FAI del Seprio quest’anno aprirà cinque beni: Villa Oliva, l’ex chiesa di San Giulio, l’asilo Aquilone, la chiesa Sant’Anna e l’oasi Boza. «Ringrazio architetto Moretti, progettista dell’asilo, il professor Luca Girardi, l’ingegner Alberto Guenzani e il dottor Ottavio Luoni, insieme al presidente della scuola dell’infanzia Aquilone e il parroco di Sant’Anna», ha preso la parola Antonella Franchi (capo delegazione della sezione Fai del Seprio).
«I cinque luoghi sono la storia di Cassano – è intervenuto Carlo Magni, delegato storico del Fai – andando dall’ex chiesa di San Giulio (tombe pre-romane, affreschi della chiesa, la trasformazione nel 1800 in municipio) all’ex Chiesa di Sant’Anna del 1609 che rimanda alla fornace vicino (un’attività del tempo); la Villa parla del 1600-1700 quando le famiglie nobili costruivano le dimore “di delizia”. Da ultimo la scuola dell’infanzia è un pezzo di pregio di architettura contemporanea in un tessuto urbanistico; l’oasi rientra nelle ex cave delle fornaci che poi è diventata rifugio per i volatili, nello specifico uccelli migratori».
«Gli ambienti naturalistici sono sempre più coinvolti dal Fai per dare visibilità agli aspetti e alle tematiche ambientali», ha rimarcato poi Franchi.
I 3 euro di contributi che si pagano all’entrata saranno devoluti alla raccolta “Ricordiamoci di salvare l’Italia”. Per chi vorrà visitare tutti e cinque i beni si potrà fare uno sconto di 5 euro, andando a pagare 10 euro anziché 15.
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