C’era una volta una scuola chiusa. Ora è Materia

In sei mesi VareseNews ha riacceso idee, legami e speranze. Oggi Sant’Alessandro è un laboratorio di comunità: oltre 12mila persone, 151 eventi, 400 protagonisti, relazioni, dove ogni incontro lascia il segno

Matteo della bordella materia

Sono passati sei mesi e il messaggio nella chat della redazione e di tutti i collaboratori di Materia descrive il clima e il lavoro che stiamo facendo.

“Giornata magistrale ieri. Agorà piena per LinkedIn con Alessandro mattatore. Esperimento pienamente riuscito nella sala della webtv con il consigliere regionale Giuseppe Licata e  in collegamento l’assessore Simona Tironi e Marianna Sala del Corecom. Quaranta persone quasi tutte per la prima volta a Materia. Bene il piccolo aperitivo in giardino. E per finire, malgrado un temporale da paura, ieri sera a Materia c’erano cento persone per partecipare a un incontro toccante e importante su Gaza. Ieri in meno di cinque ore hanno girato oltre 200 persone.  Stasera applaudiremo Luca Mari della Liuc e Roberta che lo intervisterà sull’intelligenza artificiale. Tre incontri in un mese su questo tema tanto attuale e arriveremo di nuovo alla presenza di cento persone”.

La risposta di Michele ci permette di capire in modo autentico cosa possa significare l’attività di Materia.

“Ieri è stata una serata importante per molti motivi, primo fra tutti che su una questione così importante e difficile noi ci siamo. Per la prima volta, il senso di impotenza che attanaglia da quasi un anno si è attenuato. Bravissimi i relatori, una mostra innovativa e un incontro che ha spiegato benissimo la situazione. Da dieci e lode perché il crinale era scivoloso. Nessuna retorica, dati alla mano e la consapevolezza che i diritti fondamentali possono essere messi in discussione in ogni momento. Infine, il pubblico così numeroso. Era una serata da lupi e Materia il centro del mondo”.

Quando l’8 gennaio entrò l’ultima scrivania spostata da Gazzada per molti la sede di Sant’Alessandro era una scommessa. Per pochi di noi quello era il terzo trasloco, per tutti gli altri il primo.

Riaprire una scuola chiusa era molto più che trasferire la redazione di VareseNews. Avevamo lavorato da tempo per definire l’identità di quello spazio ed elaborare un progetto che fosse figlio della nostra storia, ma soprattutto di quello che avremmo costruito negli anni a venire. È stato un percorso partecipato con mille protagonisti nel vero senso della parola. Un’attenzione a tutti quelli che in modi diversi hanno portato energia. L’obiettivo di fondo era costituire una nuova comunità che viaggiasse con noi. Una comunità che fruisse di uno spazio libero e che fosse parte delle fondamenta per tutte le cittadine e i cittadini.

Un laboratorio a tanti livelli. Il più appariscente e che sta facendo parlare molto è quello delle iniziative pubbliche. Da qui alla fine di luglio, in sei mesi, abbiamo organizzato e realizzato 151 incontri, 20 iniziative “private”, 11 corsi, 35 tirocini. I protagonisti delle varie proposte sono oltre 400. Abbiamo lanciato Radio Materia e inaugurata la Via delle api. Per ragioni diverse sono entrate a Materia quasi dodicimila persone. Riusciamo ad avere dati precisi perché per ogni evento c’è un sistema di prenotazioni.

Sono numeri importanti, ma lo avrete capito bene, lo sono molto di più le relazioni e le energie che si sono messe in movimento. Materia ha un’anima, una identità precisa, ma fa della partecipazione il punto di forza. Una partecipazione libera, aperta, dove la parola cura è al primo posto. Da sempre siamo convinti che per vivere bene e svilupparsi un territorio ha bisogno di una buona informazione. Noi, con VareseNews e il suo gruppo ci proviamo da quasi trent’anni. Grazie a tantissimi partner il cammino procede e cerchiamo di renderlo sempre più ricco di proposte e di spazi.

Viviamo una nuova fase di grandissimi cambiamenti e le persone spesso faticano a comprenderli. Una parte importante del nostro lavoro è anche accompagnare, sostenere, far conoscere non con un ottimismo di facciata, ma con la consapevolezza che la condivisione non sia solo una parola, ma una prassi collettiva per vivere meglio.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

La libertà è una condizione essenziale della nostra vita. Non ci può essere libertà senza consapevolezza e per questo l’informazione è fondamentale per ogni comunità.

Pubblicato il 08 Luglio 2025

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