La bibliocabina, la panchina e il cane che fa pipì. A Fagnano Olona scoppia la polemica
In questi giorni il dibattito cittadino che si sviluppa su un noto gruppo Facebook è tutto incentrato sulla nuova opera di piazza Alfredo Di Dio, nata con fini culturali e diventata pietra dello scandalo

Attorno alla nuova bibliocabina (una vecchia cabina del telefono allestita per il bookcrossing) e alla nuova panchina realizzata dall’amministrazione di Fagnano Olona si è alzato un polverone che non accenna a diminuire di intensità.
Dopo le polemiche per il costo di allestimento dell’area in piazza Alfredo Di Dio (12 mila euro) ora è Paolo Macchi, presidente dell’associazione Lampi Blu e segretario provinciale del sindacato di Polizia Siulp, a riaccendere il fuoco della polemica.
Galeotta la foto pubblicata sul gruppo Facebook “Anche i fagnanesi nel loro piccolo si incazzano” in cui si vede il suo cane bassotto fare la pipì sulla panchina corredata da un messaggio caustico: «Chiedo scusa per avere criticato questa splendida installazione artistica poiché invece il mio Tommy dimostra più volte di trovarla utile ed ispirante… potete ripetermi quanto sarebbe costata??!».
Alla sua invettiva ha risposto il sindaco Marco Baroffio, sempre sullo stesso gruppo: «La Bibliocabina ai cittadini di Fagnano è costata zero! Le grafiche, lo scaffale, sono stati un regalo. I costi riguardano la sistemazione dell’angolo non della cabina. In più mi auguro, visto che lei è un autorevole membro delle forze dell’ordine, che al termine della pisciata del piccolo Tommy, si sia sforzato di pulire con un po’ di acqua». Paolo Macchi assicura di averlo fatto.
A seguire un diluvio di commenti tra cittadini scandalizzati per il costo di sistemazione dell’area, fagnanesi arrabbiati per i cestini pieni, per la mancata manutenzione del verde e molto altro. Qualcuno, invece, prova a riflettere sul fatto che alla fine, l’amministrazione, ha solo valorizzato il dono di un cittadino illuminato creando uno spazio per la comunità e per la cultura.
Anche l’assessore alla Cultura Giuseppe Palomba prova a difendere l’opera: «” Antò, scendimi il cane che lo piscio”… Ma per fortuna non e sempre così, anzi, come si può notare dalle foto la bibliocabina viene usata e i libri vanno e vengono Lascia un libro, prendi un libro. Nonostante il caldo ci si siede anche a leggere prima di portarsi il libro a casa. Buona lettura!».
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Il dibattito culturale in questo paese si è ridotto al sentore di piscio di cane in h a giornata d’estate. Perfettamente in linea con il decadimento in corso.