“I miei bravi professori spodestati da un algoritmo”
10 Settembre 2024
Gentile direttore,
scrivo in merito all’ incresciosa situazione nelle quali riversano le nostre scuole, in seguito alle decisioni sconsiderate del MIUR su come assegnare le cattedre vacanti.
Sono una studentessa del corso serale socio sanitario Einaudi di Varese, quest’anno dovrò affrontare il quinto anno, con un corpo docenti che non è quello che mi ha formata fino ad oggi.
E questo perchè i miei professori, ottimi docenti, appassionati ed e estremamente umani, nonostante siano in cima alle famose graduatorie sono stati spodestati da un algoritmo.
Ora, io mi metto nei panni delle migliaia di studenti nella mia situazione, ha senso studiare per conseguire un titolo di studi, quando viene meno l’umanità, la consapevolezza e l’onestà di chi al di sopra di noi prende decisioni così importanti?
In che mondo viviamo se il futuro di tutti noi è delegato all’intelligenza artificiale?
Chi ce lo fa fare di andare a scuola?
Per una cultura e un sapere personali, che verranno presto soppiantati da che cosa e non da chi?
Non sarò da sola a cambiare il mondo, ma vorrei che questa situazione venisse menzionata.
Ho avuto l’onore fino ad oggi di essere un’alunna di un corpo docenti meraviglioso, del quale al rientro a scuola ci sarà poco o niente.
Ma la famosa continuità didattica, i diritti degli studenti dove sono? E i diritti dei lavoratori?
Siamo essere umani, non siamo macchine.
Cordialmente
Matilde
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