Ancora sulla viabilità all’uscita dall’Esselunga di Masnago
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Loading...13 Febbraio 2017
Buongiorno direttore,
quasi ogni giorno mi reco alla stazione ferroviaria di Morosolo- Casciago e quasi ogni giorno, nel medesimo luogo, riscontro la stessa infrazione del codice della strada. Infatti, all’uscita dal supermercato Esselunga di Masnago, rilevo come molti automobilisti si immettano nella circolazione senza rispettare le indicazioni provenienti dalla segnaletica orizzontale e verticale.
Come è stato già rilevato in questa rubrica da altri lettori negli anni passati, i veicoli che escono dal supermercato e che si trovano su via Alesini devono obbligatoriamente svoltare a destra, in direzione della rotatoria di piazzale Grilli (in direzione Casciago). Ciò comporta che chi deve recarsi verso la rotatoria di piazzale Mafalda di Savoia (sita in prossimità del supermercato Lidl) debba necessariamente “allungare” il proprio percorso passando dalla rotonda di piazzale Grilli, mantenendo la sinistra e ri-immettendosi su via Borghi.
La consuetudine che ho riscontrato evidenzia invece come che la scelta di molti sia quella di immettersi direttamente su via Borghi da via Alesini. Su via Borghi, peraltro, la viabilità non è sempre scorrevole. Il che comporta una certa difficoltà per l’incauto automobilista che, nel compiere la suindicata manovra , deve spesso attendere il momento propizio per passare, congestionando ancor di più il traffico e perdendo più tempo di quello che gli sarebbe occorso rispettando le indicazioni della segnaletica stradale.
A mio giudizio la denuncia di simile prassi permette di evidenziare un malcostume che opera su due livelli differenti. Dette condotte, difatti, non solo costituscono una violazione della disciplina contenuta nel codice della strada ma, ancor prima, rappresentano l’inosservanza di norme cautelari previste al fine di prevenire il rischio del verificarsi di un potenziale sinistro provocato dall’azzardo del conducente. Azzardo che, come sottolineato in passato da altre lettere a lei inviate, permette di risparmiare- a spanne- non più di due minuti di traffico, ma solo laddove la viabilità permetta la rapida esecuzione della manovra in parola. Alla luce di questa premessa, se penso a quante volte ho letto notizie di morti provocati da manovre sconsiderate, manovre evitabili usando un minimo di diligenza e un po’ di pazienza, mi chiedo se vale veramente la pena compiere (e tollerare) manovre intrinsecamente rischiose per risparmiare, sulla propria tabella di marcia, non più di 120 secondi.
Mi auguro che queste parole possano offrire uno spunto di riflessione per qualche automobilista frettoloso.
Alessandro Magnolo
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