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Arcisate Stabio: la storia infinita

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Arcisate Stabio: la storia infinita
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13 Maggio 2015

Buonasera Direttore.

Ho aspettato che mi passasse lo scoramento per l’ennesima notizia non positiva, anzi piuttosto preoccupante relativamente alla vicenda dei pochi chilometri di ferrovia che sembra non si riescano a realizzare. Sono passati ventinove anni dal 1986,quando la Varese Porto Ceresio minacciata di chiusura dal piano di ristrutturazione dell’allora ministro dei trasporti Claudio Signorile,venne difesa con veemenza dagli abitanti della Valceresio che giustamente non volevano fosse chiusa, intuendone l’utilità. Dal 2009 i treni non corrono più in valle. La speranza era (ed è) quella di realizzare questo collegamento e di rivedere il treno. Ma la realtà è fatta di cantieri fermi, di continui rimpalli,di stazioni abbattute,di disagi. La vicenda dell’Arcisate Stabio sta diventando una sorta di piccola tav dimenticata. Con la differenza sostanziale che in questa valle il treno lo si aspetta.

Perché chiunque percorra la statale 344 si rende conto che l’opera è necessaria. ma non si può fare a meno di provare davvero fastidio nel vedere questo assurdo teatrino. Contratti rescissi, gare andate deserte, burocrazia, litigi. In sostanza l’incapacità di portare a termine meno di dieci chilometri di ferrovia dal lato italiano. Questa lettera non vuole essere un’analisi circostanziata ed approfondita di quello che è andato storto. Sono cose risapute: burocrazia, preventivi che si gonfiano. E’ un cliché che ormai nausea. La riflessione è particolare: il paradosso è che qui si vuole la ferrovia che sarebbe un beneficio, ma contrariamente alla valsusa dove viene osteggiata (con ragioni a mio giudizio condivisibili), le stesse perverse logiche la bloccano. La logica cioè delle grandi opere. A volte inutili, a volte bloccate perché avvitate in una spirale perversa.

Di opere incompiute è piena l’Italia. Vengono i brividi a ricordare la più famosa delle ferrovie incompiute italiane la Ferrandina Matera, iniziata guarda caso proprio nel 1986 e mai completata. E francamente il ricordo dell’inaugurazione dei lavori con le stazione di Arcisate coperta dai fondali di cartone e la posa della prima pietra nel Luglio del 2009 suona oggettivamente come una beffa. Questa vicenda che ormai potrebbe essere raccontata paragonandola all’attesa dei tartari nel libro di Buzzati, o all’attesa di Godot nell’opera teatrale di Beckett. Ormai siamo davvero al teatro dell’assurdo.

Mauro Icardi

Commenti

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  1. Fernando G.
    Scritto da Fernando G.

    D’accordo con il Sig. Mauro; come non lo si potrebbe essere!!!
    ARCISATE – STABIO: LA VERGOGNOSA STORIA INFINITA.
    Mi chiedo banalmente, ma è mai possibile che in questo cavolo di Nazione, nessuno MAI sia messo davanti alle proprie responsabilità; è tutto uno scarica barile, la colpa è sempre di qualcunaltro!
    Nel caso specifico, che non ho seguito nei dettagli, ci saranno delle responsabilità personali, degli errori, qualcuno che ci avrà lucrato (sicuro) …..
    tanto è solo un gran parlare, bla bla bla…………domani è un altro giorno.
    f.guzzon

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