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Caserma Garibaldi: arrivederci o addio?

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9 Febbraio 2014

La caserma Garibaldi, seppur attualmente lasciata colpevolmente ad un destino inglorioso che la vede abbandonata cedere costantemente ed inesorabilmente sotto i segni del tempo, rappresenta tutt’ora un importante punto di riferimento della nostra città.
Il primo nucleo della caserma, quello lungo piazza Repubblica, è stato edificato nel lontano 1861, lo stesso anno della nascita del Regno d’Italia; in seguito, nel 1878, è stato effettuato un sopralzo per dare spazio a nuove camerate che potevano ospitare altri 250 soldati e nel 1886; mentre, nel 1886 è stato costruito il corpo lungo via Magenta; infine, nei primi anni del novecento, si è intervenuti per completare il quadrilatero.

La caserma ha funzionato a pieno regime fino agli anni settanta del secolo scorso per poi essere definitivamente abbandonata; attualmente ospita, in alcuni locali, la sede di alcune associazioni di ex combattenti.

Ma cosa ha significato questo edificio per la storia di Varese?
E’ emblematica l’immagine di un graffito inciso su di una balaustra del primo piano: l’ha fatto un ragazzo, uno di quelli del ’99 che, giovanissimo ha risposto “presente” all’ultima chiamata della “grande guerra”.

Tanti ragazzi sono passati fra queste mura: quelli che hanno preso la via delle trincee sul fronte alpino della prima guerra mondiale che sono stati impegnati per tutta la durata del conflitto in una “guerra verticale” combattuta strenuamente fra le cime delle montagne; quelli che hanno preso la strada dei vasti fronti della seconda guerra mondiale, impegnati nel gelido inverno di Nikolajewka, o nel caldo torrido di El Alamein, oppure abbandonati sulle spiagge di Cefalonia …
Quante storie potrebbero raccontare queste mura: storie di paura, rimpianti, orgoglio, volontà, speranza … quanta “sbobba” hanno condiviso questi ragazzi in attesa di partire .. e quanti sogni all’ombra degli archi dei portici della caserma li portavano lontano, fino al sorriso delle madri, delle spose, delle fidanzate …

Questo è la caserma Garibaldi… E adesso? Che ne sarà della nostra caserma?
Spero fortemente che possa prevalere la “memoria”, non per le fredde pietre che compongono il fabbricato … ma per il ricordo, doveroso, per quei ragazzi che non sono mai tornati, ma soprattutto per quelli che sono tornati e, ancora oggi passando sotto alla mitica caserma lasciano cadere una lacrima …

Spero che prevalga il desiderio di una lunga e paziente opera di restauro e non di un veloce e crudele utilizzo della ruspa.

Invece?
La Caserma Garibaldi è stata recentemente acquistata dal Comune di Varese per la modica cifra di € 2.450.000 (soldi dei cittadini, s’intende).
Ma non era molto meglio attendere qualche anno, e aspettare l’entrata in vigore del “federalismo demaniale” tanto desiderato da alcuni politici cittadini e che avrebbe permesso di ottenere la Caserma a costo zero? (ricordo il decreto legge nr. 85 del 28 maggio 2010 sancisce che la proprietà dei beni immobili appartenenti allo Stato, comprese le ex caserme, può essere trasferita a agli enti locali gratuitamente)
E poi con quali progetti?
Si parla sempre e solo di “demolizione” anche se tutti sanno che, almeno una parte della caserma, è vincolata ed è sotto la tutela della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.

Il Comune di Varese insiste sul loro progetto iniziale: ma ormai sappiamo che i voli pindarici del grande teatro e del centro culturale rimangono assolutamente sogni irrealizzabili.
Altri propongono di eliminare l’intero fabbricato per realizzare un grande “giardino botanico” con piante e fiori di ogni parte del mondo.
Non manca chi propone l’abbattimento della caserma per farci un bel parcheggio.
Ma il progetto che preferiamo è quello che prevede di conservare la nostra Caserma e recuperarla a nuova vita, mantenendone lo spirito e l’anima per cui è nata, quella appunto di caserma.
Conosciamo ed approviamo la recente proposta che ne vede il suo utilizzo come sede del
Comando di polizia locale. Ma nostro progetto va oltre:
E’ noto che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di stanza a Varese in via Foresio nr. 6  attualmente occupa degli spazi privati pagando un affitto di circa € 500.000 all’anno.
Quindi la ristrutturazione del complesso della caserma Garibaldi, oltre ad ospitare il Comando della
Polizia Locale, potrebbe ospitare anche il Comando della Guardia di Finanza; ciò consentirebbe
al Comune di Varese di rientrare delle spese sostenute (sia per l’incauto acquisto che per i costi di
ristrutturazione) facendo sostenere al Ministero della Difesa un affitto naturalmente calmierato.

Questo progetto evidenzia, quindi, importanti vantaggi sia per la città, che per lo Stato:
1. Come abbiamo già accennato, il Ministero della Difesa potrebbe risparmiare sugli affitti che
attualmente sostiene per il Comando provinciale della Guardia di Finanza.
2. Di contro, il Comune di Varese, impegnandosi ad affittare parte della Caserma Garibaldi
perfettamente ristrutturata, rientrerebbe delle spese sostenute, ed oltre.
3. La presenza delle forze dell’ordine in zone nevralgiche del centro cittadino: “piazza della
Repubblica” e “zona stazioni” consentirebbe, oltre a rinforzare la sicurezza di aree a rischio,
anche un recupero sociale degli spazi di aggregazione.
4. Lo spostamento del Comando della Polizia Locale libererebbe un’area centrale
potenzialmente appetibile per il mercato immobiliare; o per altre iniziative locali pubbliche.
5. Eviterebbe, in un futuro, la possibilità di consumo di suolo nell’ipotesi di dover costruire una
nuova caserma per la Guardia di Finanza.
6. Ma la cosa assolutamente più importante per ridare vigore alla caserma Garibaldi, sarebbe riconsegnarla alla città e non lasciarla morire insieme ai suoi ragazzi …


Enrico

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