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Ci vogliono più piste ciclabili

ciclabile
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23 Aprile 2021

Egregio direttore, cari cittadini e lettori,

scrivo questa lettera per fare giungere il mio messaggio ai sindaci dei comuni della provincia di Varese e dell’Alto Milanese.
L’argomento è quello della “sicurezza stradale”.
Mi fu detto, in un colloquio con un Assessore alla mobilità, che nasciamo automobilisti, non c’è niente di più sbagliato. La nostra evoluzione è essere pedoni, poi ciclisti e solo alla fine automobilisti.
Le difficoltà che si incontrano, che sto riscontrando utilizzando la bici, per sport, per andare a scuola la sera, o per le commissioni quotidiane, sono le buche che ci sono a bordo strada, spesso rattoppate male, e per questo bisogna spostarsi verso il centro della carreggiata rischiando un incidente con le automobili che passano, a volte anche ad alte velocità, non rispettando la distanza di 1,5 metri e che a volte girano senza utilizzare l’indicatore di direzione tagliando la strada, per non parlare poi della mancanza di progettazione di piste ciclopedonali.

Stessa cosa la vivono i pedoni (giovani o anziani) o peggio ancora disabili in sedia a rotelle, costretti la maggior parte delle volte a camminare a bordo strada per mancanza di marciapiedi sicuri, o per le barriere architettoniche presenti ancora nei paesi.

Con questa invito i sindaci a fare il più in fretta possibile ad attuare, non solo sulla carta, a realizzare piste ciclopedonali che servono disperatamente a chi vive pericoli ogni giorno sulla strada, e si muove senza auto, cosa che dovremmo iniziare a fare di più tutti quanti.
Grazie della cortese attenzione,
in fede un cittadino.

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da gianew

    Sono pienamente d’accordo con la lettera sopra riportata, ma aggiungo che sarebbe utile obbligare i ciclisti ad usarle sempre le ciclabili quando ci sono e come era ai miei tempi avere sempre un mezzo sonoro da usare quando arrivano dietro i pedoni.
    Perché sulle sterrate dei parchi sono i pedoni a doversi girare sempre per vedere quando arrivano i ciclisti che sono sprovvisti di campanelli o non li sanno usare.
    Un pedone.
    (non ho firmato in quanto vorrei rimanere anonimo)
    grazie mille Paulin

    1. Avatar
      Scritto da Felice

      Il non rispetto delle regole e del CdS da parte di pochi non equivale alla discriminazione di una intera categoria.
      Soprattuto quando le poche ciclabili che vengono fatte in questo paese non prevedono nemmeno la differenziazione della carreggiata tra ciclisti e pedoni.
      C’è poco da fare, questo paese vede in malo modo gli utilizzatori non motorizzati in quanto molto probabilmente non si può fare cassa applicando balzelli vari.
      Se giochiamo al gioco di ributtarci le colpe reciprocamente allora si possono aprire scenari infiniti..
      Come l’obbligatorietà dell’utilizzo dei sistemi di connessione Bluetooth dell’auto per connettere il proprio cellulare e dimenticarsene quando si è alla guida.
      Solo che nel 2021 assistiamo ancora a fenomeni della manipolazione selvaggia dello smartphone e del volante…con relativi incidenti e morti.

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