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Dalla Giunta di Carnago mancate risposte o risposte elusive

consiglio comunale carnago
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8 Agosto 2019

Alla redazione,

Amaramente constatiamo che per la maggioranza odierna di Carnago quello che veniva recriminato alla giunta Andreoli non vale per loro e che probabilmente il potere logora chi ce l’ha.
Siamo solo al secondo consiglio comunale ma, nonostante manchino ancora le linee guida di questa amministrazione, si sta identificando un modus operandi già visto nell’aula consigliare.
Mancate risposte o risposte elusive, i “non so, bisogna sentire gli uffici”, il dileggio della minoranza, la gestione autocratica della seduta di consiglio… tutte cose già viste e che abbiamo sempre biasimato in sintonia con Carlo e Barbara quando eravamo minoranza ma che ora ritroviamo nella loro azione consigliare.
Dove sono andati a finire i buoni propositi da/della campagna elettorale? La vicinanza ai cittadini, la chiarezza negli indirizzi amministrativi, i richiami alla trasparenza e al dialogo?

Da esperti come si erano autocelebrati, con tanto di corso fatto prima della campagna elettorale e relativa foto con attestato esibita sui social, ci saremmo aspettati una conoscenza totale delle modifiche che loro stessi andavano ad approvare in bilancio ma non è stato cosi. Addirittura a una domanda su uno spostamento aggiuntivo di 12000 euro sul capitolo di spesa “risoluzione stragiudiziale controversia rete gas – restituzione canoni” il vicesindaco con delega al bilancio Carlo Carabelli ha risposto che non sapeva il perché e che ha semplicemente dato il via libera a una richiesta degli uffici competenti. Complimenti. Una risposta da tecnico, da persona edotta sui meccanismi di bilancio, da uno che ne sa.
Comprendiamo che siano neofiti e debbano affinare la conoscenza della macchina comunale ma ricordiamo anche come loro rispondevano in egual situazione all’allora maggioranza. È facile fare opposizione su tutti i fronti, difficile è fare minoranza con la voglia di dare il proprio contributo. Noi non siamo mai stati per il “chi vüsa püsé la vaca l’è sua” ma qualcuno in passato l’ha utilizzato come leitmotiv per costruirsi una campagna elettorale vincente. Sia negli anni precedenti che in quelli a seguire la nostra azione in consiglio sarà improntata a massimizzare il bene per il nostro paese e la nostra cittadinanza non certo per cercare la “scalata”.

Purtroppo, per la cittadinanza tutta, l’apice lo si è toccato con la risposta o meglio non risposta alla interpellanza presentata in merito alle lettere anonime pervenute a molti concittadini a partire dal 18 giugno scorso dall’altro gruppo di minoranza.
Facciamo presente che in data 21 giugno abbiamo provveduto a presentare formale querela presso la locale stazione dei CC in merito a un atto intimidatorio e con metodologia tutt’altro che democratica.
Di seguito il testo della nostra querela:

“Partendo da una prima segnalazione sulla pagina Facebook “Sei Carnaghese e Rovatese se…” siamo venuti a conoscenza che molti concittadini carnaghesi hanno ricevuto in questi giorni una lettera anonima (non vi è mittente) al cui interno vi si trova un foglio (in bianco e nero) recante il simbolo del partito politico “CasaPound” e il seguente scritto: “CASAPOUND RINGRAZIA CARNAGO PER L’ELEZIONE A SINDACO DI BARBARA. CON LEI METTIAMO A POSTO TUTTO E TUTTI. FATE GIRARE”

Successive conferme ci hanno dato il quadro che la “distribuzione” non fosse sporadica ma ben più capillare.
Ci ha decisamente preoccupato la, neanche tanto velata, minaccia della seconda frase “CON LEI METTIAMO A POSTO TUTTO E TUTTI” che lascia presupporre “ritorsioni” nei confronti anche di noi che siamo il primo gruppo di minoranza e che abbiamo subito numerosi attacchi “politici” nel periodo delle elezioni ultime scorse. Attacchi politici non riconducibili al partito identificato dal simbolo ma sicuramente da personaggi che parlavano a titolo personale ma che gravitano anche in quell’area politica specifica.

Facciamo debita distinzione tra attacchi politici e minacce. Ma se alle prime è la dialettica a definire le questioni in questo caso ci sentiamo minacciati e chiediamo un intervento valutativo della Procura della Repubblica. Intervento a garanzia non solo del gruppo che rappresento ma di tutti quei cittadini che hanno ricevuto tale missiva e non si sono sentiti in obbligo di denunciare ma che sicuramente ne hanno tratto turbamento.

Inoltre nelle risposte e commenti postati successivamente sulla pagina “Sei Carnaghese e Rovatese se…” e su altre pagine che hanno ripreso l’articolo di VareseNews in cui il Sindaco Carabelli comunicava la sua denuncia ai Carabinieri e dal titolo “Lettere minacciose dall’estrema destra, il sindaco “Io vittima, ho denunciato ai Carabinieri”” si alludeva alla possibilità che tale lettera fosse stata scritta dagli sconfitti dell’ultima tornata elettorale. Come gruppo consigliare prendiamo le distanze da questo scritto e dal suo autore o autori e ci sentiamo lesi da ogni accostamento a questi fatti e al suo autore o autori. Inoltre diffidiamo qualsiasi persona a sostenere o ad alludere ad un coinvolgimento, a qualsiasi titolo, del nostro gruppo alla stesura ed/o invio di queste lettere”.

Un fatto molto grave per il quale, al di la della difesa personale che il Sindaco ha perpetrato con una denuncia, che secondo noi meritava una presa di posizione forte, una dimostrazione di vicinanza ai cittadini che hanno ricevuto la missiva, una presa di distanza dai toni intimidatori usati nella lettera, di chiarire la posizione dell’amministrazione di maggioranza e soprattutto che, in qualità di Sindaco, la cittadinanza tutta si dissocia dall’uso di certi metodi estremisti. Invece nulla di tutto ciò è stato detto in aula….semplicemente “c’è un’indagine in corso e non abbiamo nulla da aggiungere”, ribadendo di “non avere altro da dire” a chi non fosse soddisfatto della risposta.

Se si volesse pensare male probabilmente si potrebbe dire che c’è la volontà di nascondere qualcosa oppure che alcune situazioni siano scappate di mano perché in quanto Sindaco è d’obbligo assumere un posizione per l’intera comunità su fatti che hanno comunque una loro gravità e non limitarsi a rispondere che è stata fatta una denuncia, il cui contenuto non è stato ancora reso noto, a titolo personale per difendere se stessa.

Ritorniamo alla denuncia. Il sindaco ha denunciato la diffamazione? Ha denunciato l’invio di lettere anonime ai cittadini? Ha denunciato l’uso improprio di un simbolo politico? Cosa avrà mai denunciato? Crediamo che con la riunione di consiglio di sabato si sia perso l’occasione o non si sia voluto fare chiarezza.
Al termine dei lavori di consiglio abbiamo chiesto di poter leggere una comunicazione a nome del gruppo….nulla di che, volevamo portare all’attenzione del consiglio comunale alcune criticità sorte durante la posa della fibra (cumuli di terra ad impedire la fruizione dei passi carrai e caditoie occluse dal terreno di risulta delle trincee) e il cattivo costume, sempre più in voga, di esporre i rifiuti anzitempo ma ci è stato negato per cui abbiamo optato per una via burocratica.
Sarà perché certe domande ritenute scomode avevano urtato gli animi della maggioranza o perché la pausa pranzo era impellente, fatto sta che non abbiamo potuto esporre le nostre segnalazioni.
Non c’è che dire, se questo è quello che accade al secondo consiglio comunale non osiamo immaginare cosa possa succedere nel proseguo del quinquennio. Noi, di certo, continueremo a svolgere il nostro compito con passione e per il bene comune.

Carnago, 3 agosto 2019

Consigliere Comunale Castiglioni Dante
Consigliere Comunale Zanninello Maria Emma

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