Diritti sì, ma anche doveri per chi lavora
13 Novembre 2006
Egregio Direttore,
ho letto con attenzione la vibrante lettera dell’amica Cinzia Colombo.
Che propone argomenti per molti versi condivisibili, e non solo perchè provengono da una persona di cui tutti conosciamo l’impegno.
Purtroppo però, in una situazione senz’altro variegata e complessa, il rischio che è sempre in agguato è quello di opporsi per principio a dei luoghi comuni scivolando inconsapevolmente nel medesimo errore sull’altro versante.
Quello che mi ha soprattutto colpito, a questo proposito, è l’aver trovato la ripetizione del termine “diritti” per sei volte.
Senza poter leggere neppure una volta la parola “dovere”.
E questo mi sembra un errore… pur senza scomodare la lunga polemica di due secoli fra Mazzini (e i suoi Doveri dell’uomo) e Marx.
Ma ci ha già pensato la Storia a dare una risposta.
Un cordiale saluto
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