» Invia una lettera

Io giovane disoccupato e quell’ansia che non ti molla mai

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

8 Marzo 2013

 Spett.Le redazione di VareseNews,
ho letto il Vs post in cui invitate i lettori a raccontarvi la loro giornata da disoccupati in cerca di lavoro.
Ecco la mia.
Dicono che cercare un lavoro sia un lavoro a sua volta. Grossolano errore. Cercare un lavoro è si impegnativo ma è un’attività priva del giusto contraltare alla fatica. Ovviamente non mi riferisco alla remunerazione, ma a quella consapevolezza di aver realizzato qualcosa grazie alle proprie capacità, sia fisiche sia mentali, che si ha dopo una giornata di lavoro vero. Ho quasi trentuno anni, una laurea specialistica e sono disoccupato o precario da troppo tempo. Ormai l’idea di avere un posto di lavoro stabile è talmente estranea alla mia quotidianità che non mi pare neanche più un concetto reale, ma solo una speculazione filosofica relativa a un ipotetico mondo immaginario. La giornata tipo di un disoccupato come me prevede un risveglio forzato di primo mattino. Sia per non passare a mie stessi occhi per uno che “non lavora perché è pigro”, sia per cercare di rendere la giornata che sta iniziando il più produttiva possibile.
Dopo aver fatto colazione e essermi preparato a uscire, con un veloce controllo dei curricula (materiale di lavoro di ogni disoccupato), mi accingo al canonico tour delle agenzie interinali. Esse sono le realtà più squallide del mondo dei contratti temporanei. Personale spesso poco qualificato e molto indisponente, totale non-curanza dell’aspetto umano e psicologico nell’approccio agli aspiranti lavoratori, mancanza di conoscenza reale del tessuto sociale. Premetto che non sto sparando a zero sulle agenzie interinali solo per sfogare la mia frustrazione ma sono portatore di un’esperienza diretta di lavoro nell’organico interno di tali strutture. Solitamente ogni tappa del tour delle agenzie dura dai trenta secondi nei casi più tragici ai cinque minuti nei, rari, casi in cui si incontri personale con residui di umanità nel proprio dna. Alla terza agenzia visitata il morale è sotto i tacchi e la rabbia feroce verso il sistema è alle stelle. Depresso e demotivato torno a casa per il pranzo.
Cercando di ricaricare le pile provo a distrarmi con un po’ di buona musica mentre cucino. Tutto inutile.
Il pensiero del lavoro è sempre lì ad assillarmi senza requiem. Mentre pranzo la mia mente è sottoposta a un lavorio incessante per trovare una soluzione al problema. Dopo aver sistemato la cucina accendo il pc e provo a consultare per l’ennesima volta tutti i siti e i motori di ricerca inerenti il mondo del lavoro. Anche qui gli esiti sono tutto tranne che incoraggianti. Le figure richieste sono sempre e solo le stesse e sfortunatamente non corrispondono alle tipologie di lavoro che sono in grado di fare. Se ciò non bastasse a deprimermi ulteriormente ecco che mi trovo di fronte diverse offerte di lavoro per occupazioni che so benissimo di poter svolgere senza problemi, ma sono fermato dai mille requisiti richiesti, tra cui la classica esperienza pluriennale nel ruolo. Spesso abbinata un limite massimo di età che ho chiaramente superato da tempo. La contraddizione tra i parametri anagrafici e dell’esperienza professionale non sembrano essere colti da chi scrive i testi delle inserzioni. Misteri.
Ormai decisamente scoraggiato provo a giocarmi le ultime carte a disposizione: provare con il passaparola tramite amici e conoscenti. Chiedere a tutti se conoscono qualcuno che cerca personale e dichiararsi disposti a qualsiasi mansione, qualsiasi orario e qualsiasi retribuzione è umiliante. Ma lo faccio lo stesso. Devo pur mangiare dopo tutto. Ormai si è fatta sera.
Dopo una cena molto frugale (il budget del disoccupato non permette certo pasti luculliani) mi siedo un po’ sul divano a leggere, cercando nella lettura un conforto che non trovo nel mondo reale. Quando la stanchezza prende il sopravvento vado a letto e prima di addormentarmi penso che domani sarà un altro giorno. Cordiali saluti. 

Davide

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.