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Le nostre colpe di fronte al Covid, sono deluso ed arrabbiato

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Deluso ed Arrabbiato
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29 Ottobre 2020

Cara redazione,

sono arrabbiato perché sono da 10 mesi barricato in casa, rispettoso delle regole e degli altri ma quello che vedo è che sono circondato da un popolo che se ne frega, le loro priorità sono andare in ferie, al bar, al ristorante, potesse crollare il mondo ma l’aperitivo se lo devono fare.

Questa estate quando passavo davanti a bar e ristoranti pochissimi avevano la mascherina quando parlavano e ancor meno i gestori facevano rispettare le regole. Mentre in altre attività commerciali come parrucchieri, estetisti e negozi di abiti ho visto una ben più rigida applicazione delle regole nei bar era tutto “tra amici” soprattutto al secondo o terzo aperitivo quando l’alcool obnubilava le coscienze. Addirittura si arrivava allo scontro nei bar se solo di azzardava ad invitare un cliente che aveva già consumato a rimettersi la mascherina. Io so benissimo che qui c’è gente che rischia il fallimento…me ne rendo conto però non si può sempre fare quello che si vuole esclusivamente per il proprio interesse. Questa estate ci sono stati bar pieni zeppi di gente senza mascherina….altro che regole di distanziamento ed altro.

Le terapie intensive in Regione sono già verso l’80% , se ai signori va bene comunque ci dicano loro restando aperti come hanno intenzione di rispettare le regole sanitarie. Fino ad ora pochissimi della loro categoria hanno dato il buon esempio….ed anche nei video di protesta che si susseguono in questi giorni si vede come alcuni non hanno ancora capito come indossare una mascherina…continuano ad abbassarla, alzarla, toccarla…alcuni hanno mascherine troppo piccole, allentate….insomma una fiera degli errori.

A chi importa che il proprio figlio non vada a scuola ? A NESSUNO, ma guai rinunciare alla birretta serale. La cultura in questo paese non dà lavoro, questo concetto è diventato drammaticamente palpabile.

Non siamo disposti a rinunciare a nulla, anteponiamo i nostri interessi a qualsiasi cosa, anche alla salute pubblica. Sentire persone che si lamentano sui social perchè devono anticipare la cena serale al ristorante di 1 ora e che giudicano questa cosa inammissibile è disarmante psicologicamente. Che società abbiamo creato? Per cosa hanno combattuto e fatto i sacrifici i nostri vecchi?

Si contesta la mascherina quando non si pensa che è il primo vero vaccino che abbiamo per contrastare il contagio di un agente patogeno che si diffonde tramite il sistema respiratorio. La nostra prima difesa e tutela della nostra salute e degli altri è la mascherina. Non ci vuole uno scienziato per capirlo. Io al solo pensiero che indossando la mascherina possa tutelare la salute di qualcun altro mi basterebbe come motivazione per incollarmela al volto.

Abbiamo avuto una intera estate per accorgersi che questo virus non è scomparso ma semplicemente attenuato grazie alle temperature estive e ad una vita più all’aperto. Potevamo sfruttare questo tempo per prepararci ad una seconda ondata che sarebbe stata inevitabile. Abbiamo preferito il sollazzo, il divertimento, il dimenticare. Abbiamo dimenticato anche i nostri infermieri e medici che da eroi sono passati in breve tempo a “venduti” e “pagati” dal regime. Ne ho sentite di ogni sugli infermieri, prima santi poi accusati loro stessi di diffondere la pandemia. Considerando la moralità a giorni alterni degli italiani a breve ridiventeranno eroi, la paura e la malattia può fare miracoli. E questa volta per favore risparmiateci il teatrino degli strimpellatori e delle canzoni dai balconi. Patetico ed opportunista visto come vi siete comportati dopo.
Ma nessun miracolo può attenuare il senso di profonda inadeguatezza di molta classe politica italiana e la pochezza del nostro giornalismo.

La inadeguatezza di un sistema informativo la si vede in tempo di guerra, e questa è peggio di una guerra. Troppe notizie e troppo contrastanti tra di loro. Che fatica ogni giorno per informarsi bene, incrociando più fonti ed andando a spulciare i veri dati che contano in mezzo ad articoli giornalistici degni più o meno di un gossip di virologia. Personalmente aprirei le prime pagine dei quotidiani semplicemente con un grafico…..come siamo messi…..a voi le considerazioni finali.
Se non capite nemmeno i numeri non c’è speranza che possiate capire dei ragionamenti più complessi.

Purtroppo abbiamo creato una società vuota, arida, sterile, dove i rapporti umani non contano più. Ai nostri giovani basta sballarsi, drogarsi, festeggiare, spaccare tutto. Lo abbiamo visto in queste sere in alcune nostre città ad opera sempre delle stesse persone, ben note alla Polizia. Sottoproletari, centri sociali , ultras del calcio, movimenti di estrema destra. Gente che odia la politica a prescindere, il dialogo, il compromesso. Gente che vive sullo spaccio di droga e sulla illegalità. Persone che alla fine bramano quello che combattono, il lusso, i gioielli, le belle auto potenti. Vorrebbero una vita da Scarface e per questo saccheggiano i negozi delle firme del lusso, vorrebbero vivere in ville con piscina in collina. Alla fine nessuno pensa al commesso che lavorava in quel negozio e che prendeva 1500 euro al mese, questa mattina probabilmente resterà senza lavoro. 30 anni di vuoto culturale e politico hanno prodotto questo marciume. Ed ora anzichè rigettarlo a gran voce ne abbiamo solo paura. Se questa è la nostra reazione quel poco di buono che resta in questa società verrà spazzato via senza pietà. Con queste persone non ci ragioni, non puoi.

Sinceramente io non credo che gli italiani siano così interessati ai morti degli altri…si continua a dire amenità scientifiche solo perchè non si è mai stati toccati in prima persona.

Purtroppo per i negazionisti i casi di decesso ed i casi gravi , dal punto di vista di età, si sono drammaticamente abbassati. Si è passati da un’età media compresa tra i 60-80 ad una compresa tra i 35-50 . Se circa il 80-90% dei casi sono asintomatici o lievi il restante 20-10% dei casi positivi richiede ospedalizzazione. Questo vuol dire che se solo si contagiano 10 milioni di persone dovremmo disporre di 100.000 posti letto e decine di migliaia di terapia intensiva.
Anche questo è un complotto o semplicemente è pura matematica?

Se così stanno le cose tanto vale riaprire tutto e al di fuori degli ospedali mettere non i gazebo con i tamponi ma un bel catalogo di bare da morto. Sceglietevene una non si sa mai che verrete anche curati. Per il resto non sperate in un vaccino perchè, anche se ci fosse, avete il cervello così pieno di irrazionalità, Bill Gates, Big Pharma e tutte le teorie complottistiche che andate berciando nella piazze che non vi vaccinerete comunque.

Potete smadonnare quanto volete ma occorre fare una scelta: o tutti rispettiamo le regole di buon senso per prevenire il dilagarsi di questa infezione oppure ognuno di noi si accolli la responsabilità prima dei contagiati ed eventualmente rinunci alle cure mediche nel caso ne avesse bisogno. Se tutti avessero continuato ad indossare la mascherina anche in estate non saremmo a questo punto. Ma molti se ne sono fregati. Siate almeno disposti a perdere un parente, uno zio, un nonno, un amico. Una responsabilità , solo una almeno prendetevela nella vostra vita.

La cosa che mi fa più rabbia è che non stiamo parlando con persone che vivono a Catania dove son convinti che “non c’è Coviddi” ma di lombardi che hanno avuto due ecatombe lo scorso inverno…una a Bergamo e l’altra a Brescia. Incredibile come questa gente abbia la memoria corta. Tutti a fare i saccenti senza mascherina…per poi alla minima occasione a chiedere i soldi dicendo che lo Stato non vi aiuta.

Fino a quando dimostreremo con le nostre azioni di essere un popolo di anarchici allergici alle regole, sempre con quell’atteggiamento quasi di sfida e quel sorrisetto da furbi a voler dimostrare che a noi non ci importa niente, allora ne pagheremo le conseguenze.

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