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Non ci meritiamo questa Pallacanestro Varese. Né certi episodi grotteschi

Openjobmetis Varese - Umana Reyer Venezia 77-86
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5 Dicembre 2024

Caro direttore

sono un tifoso della Pallacanestro Varese, abbonato con mia moglie in tribuna Gold Ovest. In questi ultimi anni non sono sempre riuscito ad abbonarmi in quanto gli impegni di lavoro mi hanno portato spesso e per lungo tempo all’ estero, ma negli slot in Italia la presenza a Masnago era un atto dovuto oltre che un piacere infinito.

Ho vissuto seppur da ragazzino gli “anni d’ oro” della grande Varese, e del mitico commendatore (quando al palazzetto si fumava ancora…) , ho assistito alla mitica finale di Coppa delle Coppe della mitica Emerson al palazzone di Milano andato poi distrutto dalla neve, quando battemmo i “cugini” di Cantù, ho vissuto con entusiasmo “live” lo scudetto della stella nella finale contro Treviso , gli affanni delle due retrocessioni in A2 e il nostro rientro nella massima serie. La maledetta semifinale contro Siena… Insomma nelle gioie e nelle sofferenze l’essenza e l’identità di tifare pallacanestro Varese.

Devo purtroppo constatare che ormai da troppo tempo non siamo più noi. Come
osservato nella cronaca di domenica scorsa su VareseNews, c’è una sorta di anestesia nei confronti della mediocrità e della sconfitta.

Accettiamo senza colpo ferire progetti sportivi senza visioni strategiche, giocatori qualche volta talentuosi che rimangono a Varese giusto il tempo di una stagione (a volte anche meno…), risultati sportivi che «… se va bene ci salviamo», il tutto condito da una proprietà distante anni luce dalla nostra storia e dalla nostra cultura sportiva e non.
E dobbiamo inoltre ringraziarli perché ci siamo ancora …

Mi permetto di credere che una città come Varese con il suo indotto ed una società come la Pallacanestro Varese meritino molto di più!
Credo che il progetto “Varese nel cuore” rivisto e corretto debba essere un obbiettivo, seppur ambizioso, dovuto e necessario.

Non siamo il Bayern Monaco con qualche centinaia di migliaia di soci , ma ripeto ritengo che Varese possa e debba esprimere una platea di 2.000 / 3.000 unità tra persone fisiche e giuridiche che con un esborso equo possano e debbano riappropriarsi di una società che non è solo l’evento sportivo fine a se stesso ma è storia, identità e cultura della società varesina, per riportarla dove è giusto che stia e cioè tra l’élite della pallacanestro italiana.

Concludo con un anedotto grottesco.
Premesso che comprendo che la spettacolarizzazione dell’evento sportivo di matrice USA è parte di quanto oggi ci propina lo sport, e premesso che come conseguenza capisco che il merchandising, con le varie attività connesse sia necessario per il fatturato della “azienda”, mi permetto di fare osservare quanto successo domenica scorsa.

In prossimità degli skyboxes di recentissima inaugurazione, vi erano spettatori con famiglie e bambini alla ricerca del proprio posto a sedere, a partita nemmeno iniziata (riverniciare i numeri indicatori sulle gradinate è un costo così elevato?) a cui veniva con educazione ma con altrettanta fermezza vietato di accedere (dai preposti incaricati) all’ ultimo gradone in quanto di esclusivo passaggio pedonale riservato ai VIP degli skyboxes stessi. Con tutti gli evidenti disagi di bambini che inciampavano per superare spettatori già seduti o persone con la classica birra tra le mani che finiva addosso a qualche malcapitato.

Tra il primo ed il secondo quarto mi sono alzato in piedi essendo in ultima fila, verso le scale in uscita (non interferisce con il box), ed avevo messo inavvertitamente un piede sull’ ultimo gradone. Con solerzia è arrivato il predisposto a richiamarmi per l’inosservanza.

È questo che siamo diventati? È questa che è diventata la Pallacanestro Varese? È lo stesso palazzetto in cui ci sono dei servizi igienici al limite del decoro e delle seggioline ricoperte costantemente di polvere e sporcizia?
Non credo ce lo meritiamo, ma forse per invertire la rotta bisogna crederci di più e molto di più, altrimenti il destino è abbastanza delineato .

Grazie per l’ attenzione e complimenti per il vostro servizio che seguo con attenzione anche quando sono a Masnago oppure quando andiamo in diretta su DAZN.

Un tifoso di Varese che si avvia alla disillusione
(Lettera Firmata)

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