Non fotografo, ma segnalo ecomostri
23 Ottobre 2006
Non fotografo ma segnalo. Gli ecomostri sotto gli occhi di tutti dunque invisibili secondo il principio di Leonardo Sciascia che spesso parlava «dell’invisibilità dell’evidenza», sono: L’edificio a Casbeno delle Suore di Maria Ausiliatrice, i Salesiani in Via Veratti, la collina di San Gallo sopra Sant’Ambrogio (Tutta da abbattere), parte del dirimpettaio Montello, il megaedificio di Via Milano che sostituì l’intero Parco Grassi, a Biumo il palazzaccio che incombe su via Garibaldi, i recenti palazzi a firma Caravati di piazza Impero e via Piemonte, il quartiere di Avigno, una grande occasione perduta per fare dell’edilizia economica e popolare decorosa. Come dicono molti architetti, tra cui l’insubre Botta, serve un’urbanistica della demolizione o quanto meno delle correzioni o riqualificazioni profonde
Cesare Chiericati
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