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Padania: è ora… di finiamola

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13 Dicembre 2008

Gentile Signor Direttore,
sono, tutto sommato d’accordo con la Signora Roberta Lattuada di terminare la diatriba sulla (cosiddetta pseudo-‘padanìa, v. lettera: “Basta Padania!”, di oggi forse, anzi senza forse, in risposta alla mia).
Precisando l’ennesima volta tuttavia che “come luogo geografico” (in Italia) esiste solo la Pianura Padana; il resto, come diceva Enzo Biagi, già da me citato: “La ‘padanìa’ è frutto della testa … di Bossi!” (i puntini sono un segno di rispetto per il Ministro, nonostante egli, molto spesso, anzi quasi mai, si comporta come tale, vale a dire rispettoso delle Istituzioni sulle quali egli ha prestato giuramento).
In ogni modo, e per ribadire il concetto una volta per tutte: “(Cd. pseudo-‘padanìa’ o non cd. pseudo-‘padanìa’), l’Italia, dalle Alpi, al Capo Lilibeo, è Una, Sacra, Inviolabile, Indivisibile!”. “Così è se vi pare!”, per citare un mio ‘conterroneo’: Luigi Pirandello!
Smettiamola, quindi, per favore, che forse è meglio per tutti; e, soprattutto, teniamo pulite (da assurde decalcomanie) le targhe e i muri delle bellissime Città del Nord, ove purtroppo si ‘distinguono’ i ‘seguaci delle varie leghe’ (giovani e meno giovani, evidentemente).

Quindi, termino con una frase (rubata a un intellettuale’). “E’ ora di finiamola!”.

Signora Roberta, immagino che, leggendo le mie ultime lettere, si sia resa conto che io voglia molto bene ai miei connazionali del Nord; pertanto cominciamo a non confondere – mi ripeto ancora una volta – le Istituzioni (Patria [ltalia], Bandiera [Tricolore], Unità nazionale e, ‘last but not least’ (ultima ma non meno importante, ndr), la nostra bella Costituzione (che due anni orsono aveva rischiato di essere ‘stravolta’ proprio da questa coalizione che attualmente ci governa. Vuole che Le racconti un episodio di quell’epoca? Quando mi ero recato all’URP del Comune di Sasso Marconi per chiedere se avessero già ricevuto i moduli per la raccolta firme per il Referendum Costituzionale, mi avevano guardato con sorpresa chiedendomi: “Ma come mai vuoi firmare anche tu? Non ci risulti di ‘Sinistra’ [E ci mancherebbe altro!]. E la mia risposta era stata: “Non solo voglio firmare, ma ‘pretendo’ di essere il ‘Primo firmatario’ del nostro Comune. E così era stato. E speriamo che quella ‘brutta Storia’ non si ripeta; altrimenti… riusciremo un’altra volta a ‘salvare’ la nostra Costituzione, giacché, per chi non lo sapesse, il Referendum Costituzionale non prevede il ‘quorum’. E questo varrà anche per il cosiddetto ‘Federalismo’ (Fiscale e non). E Bossi, Calderoli e compagnia bella (si fa per dire) non credano di ‘fregarmi’ giacché, purtroppo per me, sono nato prima di loro (e la mia età l’ho già dichiarata su questo giornale 5 giorni orsono). Ricordiamoci anche che il 2008 (che sta per terminare) andrà ricordato per due eventi importantissimi: il 90° Anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale e, appunto, il 60° Anniversario della Costituzione: 60 anni ben portati!

E gli Amici del Nord, qualora non ne fossero a conoscenza, sappiano che i napoletani sono soliti dire: “Guagliò, tieni ‘a capa tosta peggiu di ‘nu calabrese!” (Ragazzo, hai la testa dura peggio di un calabrese, ndr). E, parafrasando Totò in “Signori si nasce”, aggiungo: “E io (lì) nacqui!” (precisando ulteriormente che io ‘sono’ sì calabrase [d’origine] ma che ho mai inteso ‘fare’ il calabrese; tenendo sempre in auge quel bellissimo proverbio cinese: “Chi viene alle mani è a corto di argomenti”. E chi, tra i Lettori/Lettrici mi ritiene ‘a corto di argomenti’, è pregato/a di volermelo comunicare!).

Grazie infinite, Signor Direttore, per la cortese ospitalità, con un cordialissimo saluto a Lei, ai Suoi Collaboratori, alla gentile Signora Roberta e a tutti agli Amici di Varese e dintorni; perlomeno coloro che, bontà loro, vorranno considerarmi tale.

Fortunato Galtieri

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