Proponiamo al Nobel per la Pace Abdul Sattar Edhi

11 Giugno 2013

Sono rimasto affascinato e colpito da questo personaggio pakistano e gli ho voluto dedicare un ritratto: si chiama Abdul Sattar Edhi, l’inserto Sette del Corriere della Sera lo paragona a Gandhi e Maria Teresa di Calcutta, ma a me sembra assomigli più a San Francesco. Ha iniziato chiedendo l’elemosina per i più poveri e diseredati e ha costruito un impero del bene aiutando milioni di poveri pakistani. Vive nella povertà più assoluta e accetta aiuti per i poveri solo dalle persone "normali" e non dai ricchi, perchè vuole essere indipendente. C’è già chi lo propone per il Nobel per la Pace. Dice che ha pochissimo tempo per pregare. Mi affascina molto perchè potrebbe essere l’anello di congiunzione tra le grandi religioni monoteistiche. Questo grande uomo, che se fosse cristiano sarebbe in odore di santità, ci fa comprendere che l’uomo è uguale in tutto il mondo e che la bontà non ha confini religiosi e ideologici, la luce che ha negli occhi avvicina l’uomo al "divino", luce che tutti quanti noi umani dovremmo avere. Per i cristiani sarebbe un santo, ma non conoscendo la religione islamica non so come viene considerato dalla sua religione: il popolo pakistano lo adora. Mi appello a grandi giornali, televisioni  e  Associazioni, che venga proposto  come candidato al Nobel per la Pace. Sarebbe un grandissimo impulso alla comprensione tra i popoli e le religioni. E sarebbe bellissimo, se anche questo Papa, che ha voluto chiamarsi Francesco,  che ha fatto della semplicità e la vicinanza ai poveri la sua bandiera l’incontrasse.