Pucci, il portiere dei Mastini che è tornato sui banchi di scuola

11 Dicembre 2004

L’ultima volta l’avevo incontrato un paio di mesi fa alla presentazione della squadra di Hockey dei Mastini, a Palazzo Estense. Giusto il tempo di qualche battuta; i ricordi dell’università, la tesi di laurea, un amico in comune, oggi consigliere comunale in città, le ragazze e le solite pirlate da ex studenti.
Ma quella conferenza stampa era strana, forse addirittura triste. Quel giorno anche lui se ne stava lì da solo.
I finlandesi da una parte a parlare tra loro, quasi di nascosto; i canadesi che dormono, l’americano intento mangiare al buffet. E poi lo slovacco, il tedesco e via via tutti gli altri fino all’arrivo dell’ultimo “svedesone”.

Tutti estranei, tutti fuori posto. E in uno sport di squadra, come l’Hockey, spesso è proprio il gruppo a fare la differenza. Che nasconde il divario tecnico o atletico tra due squadre. Che ti infonde quel senso di comunità e amicizia capace di scavalcare un muro alla vista insormontabile.
Forse è quello che non ha più sentito sotto i pattini, ma soprattutto nel cuore, l’amico Claudio Pucci. Lui, varesino doc, giovane ma già storico portiere dei Mastini, oggi ha scelto di lasciare il ghiaccio per tornare sui banchi di scuola a seguire un master universitario.
In uno sport dove tutto parla dannatamente straniero, era bello vedere pattinare un ragazzo della nostra città.
Da domani il Palalbani, i suoi tifosi, e la città di Varese saranno tutti un po’ più poveri ma anche tutti un po? più ?globali?.
Goodbye Claudio
Con stima