“Quello che le donne non dicono”. La strada da percorrere è ancora tanta

9 Febbraio 2025

Gentile Redazione,

Gentile Direttore,

ieri sera ho assistito allo spettacolo “Quello che le donne non dicono” presso la sede di Materia a Castronno.

Durante la serata ho pianto, ho riso e di nuovo pianto.

Incredibile ciò che è emerso dai messaggi redatti dalle donne presenti in sala, letti in “radio”.

Accidenti quanto noi donne siamo ostacolo di noi stesse!

Quanti limiti anteponiamo alla nostra libertà!

Perché ci sentiamo costrette a fare questa o quell’altra cosa?

Perché mentre gli altri riposano, noi ci sentiamo in colpa se abbiamo necessità di rallentare?

Ci sentiamo costrette dal sistema che ci circonda a provvedere sempre a tutto e a tutti, a volte, venendo addirittura additate sul posto di lavoro.

Siamo costrette ad una vita confinata in un perimetro troppo definito.

“Sesso debole”, questo è ciò che ancora troppo spesso si pensa delle donne.

“Debole” di che? Un essere umano non è composto solo di carne, ma di essenza, di pensiero, di sentimenti … entro la carne, c’è una sostanza non tangibile, ma solo percepibile a chi è disposto a mettersi in uno stato di comprensione.

Mi piacerebbe che un giorno alle donne succedesse, come quando percorri in salita i tornanti delle montagne e ad un certo punto ti si stappano le orecchie … ahhhhh che bella sensazione di ARIAAAA !!!

Da ciò che è emerso ieri sera e dati gli spunti da cui nascono gli spettacoli della serie “Quello che le donne non dicono”, ho avuto modo di constatare che di strada da percorrere ne abbiamo ancora parecchia, ma proprio tanta tanta!

Grazie per l’ascolto !!!

Maria Vivido