Riflessione politica su Cassano Magnago

14 Aprile 2025
Egregio direttore,
a Cassano Magnago, si sente, potrebbe essersi insidiato l’estremo modo di fare politica, apparentemente d’acume, furbesco, che lascerebbe tuttavia presagire d’essere sull’ultima delle spiagge consentite e libere.
Si potrebbe banalmente trattare della classica forma del piangersi addosso o meglio, dell’arrampicarsi sugli scivoli senza nemmeno riflettere?
L’esempio recente, sul fronte ecologico, si porrebbe nella dichiarata consapevole esposizione pubblica dei rifiuti d’abbandono sui cigli
delle strade comunali quale “monito per sensibilizzare sulla gravità dell’abitudine di usare le nostre strade ed i nostri boschi come
discariche”. Quindi la mancata rimozione di decine di sacchi (però bisogna dire: sgargianti, multicolori, posti in terra con estetico
gusto d’arte naif) la cui mondezza è stata lasciata fruibile ed in bella vista, a disposizione di chiunque volesse curiosare ed
osservarne il contenuto, odorarne le essenze e toccarne le fattezze, sarebbe servita per “far capire, far riflettere e per disincentivare futuri abbandoni, ricordando che il costo dello smaltimento ricade su tutta la comunità” (Assessore Rocco Dabraio, lavori pubblici).
La domanda sorge spontaneamente: non è che magari si inganna, causa l’impossibilità del ritiro non mediato di quel pattume per motivi
differenti? Potrebbero andare dalla mancata comunicazione nell’organo di governo del territorio, sino all’incapacità di comprenderne le
dinamiche ed i tempi corretti, necessari; persino all’ignoranza della materia, alla limitatezza nel guardare oltre barriere mentali in cui si sono accumulate troppe e spinose questioni intricate; magari ad un senso d’onnipotenza malposto, malmesso?
Speriamo, crediamo di no. Ne siamo certi!
Significherebbe che so? Che le strade della Città allora si potrebbero lasciare di proposito prive di marciapiedi, quale monito per
sensibilizzare sulla gravità dell’abitudine di usare le nostre strade come piste di velocità da parte di sconsiderati pseudopiloti; che le buche nell’asfalto non verrebbero colmate e riempite per far avvertire la sensazione dei contraccolpi in carreggiata, a scopo d’ammonimento per chi ci passa troppo pesantemente sopra causandone lo sfaldamento; che si leverebbero giochi per bambini nei parchi per far riflettere su come sarebbe bello se ce ne fossero di più, che si abbatterebbero muri in giro per disincentivare tutti i graffitari in preda alla voglia di pasticciarli. Che si spargerebbero deliberatamente pezzi d’auto negli incroci per ricordare la fine che si potrebbe fare se non si rispettassero le precedenze …
Non avrebbe senso. No?
Torniamo sull’ecologia comunale e ad un altro assessorato. Ben vengano giornate dell’ambiente, dedicate ad esso da parti sempre più grandi di abitanti consapevoli nell’impegnarsi, nell’aiutare domani chi, da solo, oggi non ce la fa. Nel Comune si necessita d’aiuto, di
consiglio, di indirizzo. Vediamo, capiamo l’enorme difficoltà anche solo per organizzare poche ed incerte raccolte di rifiuti, raccolte
estemporanee destinate ad un’incisività marginale, di facciata purtroppo. Occorrerebbero strategie, programmi d’alto respiro, forza;
e coraggio.
Forza, coraggio dunque!
Lo stesso che servirebbe nell’economia cittadina, nella sua cultura, nelle politiche di servizio giovanile, famigliare, nella sicurezza dei suoi cittadini, sovente vittime della loro fragilità, della solitudine sociale che vivono ogni santo giorno.
Massimo Crespi – Cassano Magnago Vicina
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