Se le cose stanno così sono fiero di essere razzista insieme a te
25 Marzo 2008
Così recitava una famosa canzone degli anni ’60 in Italia; già quegl’anni ’60 che una parte della nostra società osa chiamare come anni “ RIVOLUZIONARI ”, “ DI PROGRESSO ”, “ DI CIVILIZZAZIONE “.
Quegl’anni dove molti professori erano obbligati a dare il 6 Politico, svolgere lezioni con rappresentanti delle forze dell’ordine nelle aule, le assemblee studentesche si svolgevano in un clima di assoluta intolleranza, che sfociava in vere e proprie aggressioni fisiche nei confronti di coloro che esprimevano idee non estremiste; non erano accettati interventi o ragionamenti, ad esempio, da parte di chi si fosse qualificato come giovane di destra.
Più che anni di progresso , a mio avviso, l’Italia ha attraversato un declino culturale e morale dando lauree a perfetti idioti che ben poco hanno tutt’ora del titolo di cui si fregiano.
I frutti del ’68 li riscontriamo oggi nelle nostre aule scolastiche, nelle nostre scuole, nei nostri atenei. (vedi Papa escluso dalla Sapienza)
Si declama tanto “ il libero pensiero in libero Stato” e poi si mette il bavaglio ad una lettera che narra esclusivamente ciò che si sta avverando dinanzi ai nostri occhi.
L’islamizzazione dell’Europa è un dato di fatto, le comunità musulmane non hanno bombe come qualcuno ci vuol far credere dal 2001; la loro arma migliore è la prole, i figli, che giorno dopo giorno si “moltiplicano” sul Nostro territorio nazionale.
Sono le Nostre piazze, le Nostre stazioni, le Nostre scuole lo specchio della realtà, che dimostrano le verità scritte nel giornalino censurato come se fossimo in regime.
Caro ragazzo, devi essere orgoglioso dei concetti che hai voluto affermare nel tuo giornalino, in quanto come noi poni dinanzi agli occhi annebbiati degli italiani la realtà nuda e cruda; non devi scusarti davanti a dirigenti scolastici che ti additano come xenofobo razzista, perché se salvaguardare le nostre TRADIZIONI, la nostra CULTURA MILLENARIA e la nostra RELIGIONE significa essere razzisti, sono fiero di essere razzista insieme a te!
La verità Ti o Le fa male lo so cara Preside, integrazione non è sinonimo di sottomissione, servilismo; integrazione significa rispetto nei confronti della Nazione che ti sta OSPITANDO!
Risponda alla domanda posta da Weigel, che cosa succederà all’Olanda quando i teenager musulmani diventeranno adulti elettori e rappresentanti del popolo? E così sicura che una donna, come lei, potrà ricoprire ruoli come il suo?
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