Sentirsi amati da Dio, per poter amare il prossimo

9 Settembre 2019

Egregio direttore,

di solito quando scrivo le mie lettere, lo faccio quasi sempre per criticare, quasi mai per elogiare qualcuno o qualche cosa. Oggi invece faccio il contrario, per esprimere la mia personale gratitudine all’omelia di don Angelo Cazzaniga. Di solito anche i preti fanno fatica a commentare il Vangelo, lasciando un segno tangibile nelle loro parole.

Ieri mattina qui a san Paolo, don Angelo ha detto delle parole molto convincenti. Commentando il Vangelo della domenica, la parabola dei due figli, ha detto che per essere dei buoni cristiani che dicono di amare Dio, la cosa importante è sentire il suo amore su di noi, che è poi la molla che ci consente di amare gli altri e fare del bene. Quindi solo se ci sentiamo amati da Dio, possiamo poi amare il prossimo e fare del bene. In caso contrario, se non ci sentiamo amati, si corre il rischio di non poter dare qualcosa agli altri. Se non ci sentiamo amati, ci chiudiamo nel nostro egoismo e non riusciamo a fare del bene.

Chi si dice cristiano ma poi semina odio all’interno della società, è perché non sente su di sè l’amore di Dio. Ecco forse spiegate le contraddizioni in cui viviamo la nostra fede. Ci diciamo magari credenti o cristiani, ma poi facciamo fatica ad amare gli altri, ad accogliere gli immigrati e tutti i poveri della Terra.

Chi scrive queste parole ha forse avuto nella vita la fortuna di essere amato dai propri genitori, dai propri insegnanti di scuola, dai propri famigliari ed amici e quindi di sentirsi amato da Dio. Solo così poi si riesce a dare qualcosa di bene agli altri.

Grazie quindi a don Angelo per le sue parole

Emilio Vanoni – Induno Olona