In silenzio davanti al sacrificio di ogni Soldato
4 Novembre 2018
Egregio Direttore,
le invio la foto che ho sentito ieri di fare all’interno della Cappella dedicata ai Caduti, nel Cimitero di Belforte.
Come ogni anno, mi reco nella Cappella a porgere il mio saluto ai Soldati: questa volta, in un silenzio profondamente religioso, mi sono soffermata a riflettere sulla morte di ciascun Soldato, caduto e sacrificato per la Patria.
Mi sono chiesta: perché? … per quale Patria?
Ho sentito nel mio animo tanto sconforto e rivissuto il dolore di ciascuna famiglia ,che non ha potuto più rivedere il proprio caro.
Penso che questa immagine possa entrare nell’animo del lettore, che avrà modo di riflettere, come è accaduto a me, con ossequio ed una preghiera.
Sono certa che anche Lei, Direttore, sentirà di condividere questo mio messaggio.
Grazie
Mariella Garti Fantoni
nipote dell’Alpino Giulio Fantoni – Battaglione Intra
( 19 ottobre 1921 – 30 giugno 1942 )
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
Gentile Signora Fantoni, Lei si chiede per quale Patria, cioè “terra dei padri”, morì suo nonno e centinaia di migliaia di soldati Italiani…è un interrogativo lecito da porsi; io credo che le Guerre Mondiali non furono un “inutile macello”, ma siano state un sacrificio che permisero al popolo italiano di ottenere la propria libertà, indipendenza, unità, cioè di dare all’Italia una Nazione grande e forte quale essa merita di essere. Mi unisco a Lei nella preghiera e nel ricordo di questi caduti.