Nuova luce per il Museo Archeologico di Arsago

La nuova illuminazione garantisce minori temperature delle vetrine e più risalto ai dettagli. Un investimento importante, nell'anno del Millanario Arnolfiano

Arsago Seprio generica

Nuova luce per i preziosi reperti del Museo Archeologico di Arsago Seprio: sono infatti terminati i lavori di rifacimento dell’apparato illuminotecnico e l’impianto elettrico del Civico Museo.

I lavori eseguiti nei mesi scorsi sono succeduti a quelli che l’Amministrazione Comunale sta conducendo da alcuni anni sugli impianti del museo per renderlo sempre più accogliente, tecnologicamente al passo coi tempi e attento alla conservazione dei beni. Seguendo una logica che premia la tutela dei materiali esposti, i nuovi faretti a LED non scaldano e hanno una luce fredda, per impedire fenomeni di surriscaldamento delle vetrine e di degrado delle superfici dei reperti; inoltre garantiscono una migliore visibilità, rendendo chiari i dettagli più minuti dei singoli oggetti e permettendo la leggibilità degli apparati didattici e didascalici.
Oltre a ciò si è provveduto a mettere a norma l’intero impianto.

«Quest’importante opera», rammenta il Sindaco, «nel 2017 è costata 35mila euro, dei quali il 50% è stato coperto con un finanziamento di Regione Lombardia che da sempre è attenta al nostro Museo e che ringraziamo». Un vivo ringraziamento da parte dell’amministrazione va anche al personale dell’Ufficio Tecnico, ai collaboratori e ai volontari museali che hanno seguito con passione tutte le fasi di lavoro.

Ma il museo non è solo questo. Come ricorda il Conservatore, dottoressa De Marchi, «il museo si è arricchito di una nuova pubblicazione dedicata alla lavorazione del cuoio. Stanno uscendo, infatti, gli Atti del seminario “Fior di pelle”, tenutosi al Civico Museo Archeologico, che raccoglie i saggi di divulgazione scientifica che illustrano la storia del cuoio nell’alto medioevo, a partire dall’analisi delle fonti scritte, delle indagini diagnostiche e dell’ archeologia sperimentale che propone la fabbricazione di un fodero d’arma, seguendo i metodi utilizzati in antichità.  Gli Atti costituiscono il 3° volumetto dedicato agli artigiani,  alle attività manifatturiere e di circolazione dei manufatti in epoca altomedievale, organizzati dal team di studio e ricerca capitanato dal Museo di Arsago. In questo caso specifico l’analisi del cuoio tocca un tema finora scarsamente indagato in Italia e di notevolissimo interesse.»

Infine, i laboratori didattici del museo continuano a raccogliere l’entusiastica adesione dei bambini e dei ragazzi delle scuole, invitati a conoscere la storia e l’archeologia attraverso laboratori guidati: un modo per incuriosire e raccontare come vivevano i nostri non troppo lontani antenati.
Sempre per i più piccoli sono iniziati gli appuntamenti di Park & Read «che quest’anno, essendo dedicati al Millenario Arnolfiano, sono stati inaugurati tra i reperti longobardi e la riproduzione del nostro museo del serpente in bronzo conservato oggi nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano» spiega l’assessore alla cultura Martino Rosso. Il prossimo appuntamento per i piccoli lettori è fissato per sabato 17 marzo nella chiesa di Santa Maria in monticello. «Il racconto e l’attività produttiva proposta ai ragazzi, sia pur su oggetti di semplice realizzazione, avvicinano al museo, ma soprattutto rappresentano il primo contatto con l’archeologia e, spesso, risultano un’esperienza indimenticabile».

«Siamo dunque pronti ad accogliere i visitatori che vorranno venire a trovarci in occasione del Millenario Arnolfiano oppure, semplicemente, a trascorrere una piacevole domenica tra arte, cultura e bellezze ambientali» conclude l’assessore Rosso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2018
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