Polo fieristico, Belloli spiega i motivi dell’esclusione di Gallarate

Interviene il presidente della Camera di Commercio Angelo Belloli

La Camera di Commercio di Varese, nel 1998, decise di realizzare il nuovo Centro Espositivo Polifunzionale, che avrebbe sostituito il vecchio centro fieristico di Castellanza, divenuto obsoleto sia dal punto di vista strutturale che funzionale.

Stante l’intendimento di collocare il nuovo centro in prossimità della SS 336 che collega l’autostrada Milano-Laghi a Malpensa, fu avviata una attenta disamina in ordine alla individuazione delle aree, che sfociò nella disponibilità del Comune di Busto Arsizio di consentire l’insediamento del complesso polifunzionale nell’area situata tra la via per Cassano Magnago e la via per Fagnano.

La Camera di Commercio avviò la costruzione del complesso, a ciò destinando risorse proprie per circa 30 miliardi di lire, oltre al contributo europeo di 12 miliardi.

Dovendo i lavori terminare imprescindibilmente entro la fine del 2001 in considerazione del finanziamento comunitario, la Camera di Commercio decise di promuovere la costituzione di una società di gestione, con il proposito di renderla operativa non appena ultimati i lavori.

Nella considerazione che tale opera costituisse patrimonio di tutto il territorio provinciale, si voleva in tal modo consentire alla società civile nonché alle amministrazioni locali -attraverso la sottoscrizione di quote minoritarie di capitale sociale- di partecipare più da vicino alla vita del centro stesso, in modo più coinvolgente di quanto fatto in passato con la gestione del vecchio centro di Castellanza tramite l’azienda speciale camerale Promovarese.

Furono quindi approvate delle linee guida che, nel mantenere in capo alla Camera di Commercio la maggioranza assoluta del capitale sociale, prevedevano la possibilità di partecipazione al capitale stesso per Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali, Enti locali.

Il numero dei consiglieri di amministrazione fu determinato da un minimo di 7 ad un massimo di 9 con la specificazione che la maggioranza sarebbe sempre dovuta spettare alla Camera di Commercio.

Fatta la premessa di cui sopra ed in relazione alle vicende concernenti la gestione del nuovo Centro Espositivo Polifunzionale della Camera di commercio, il Presidente Angelo Belloli ritiene di fornire i seguenti chiarimenti:

– La Camera di commercio, nel maggio scorso, a conferma delll’importanza di un coinvolgimento delle realtà territoriali locali, aveva invitato 50 Comuni della provincia, oltre che Associazioni di categoria/Organizzazioni sindacali, a manifestare il proprio interesse a partecipare alla società di gestione del Centro Espositivo Polifunzionale attraverso la sottoscrizione di quote minoritarie di capitale;

– Nel corso dei successivi incontri di approfondimento con le Amministrazioni comunali che avevano dimostrato un primo interesse all’iniziativa, si è preso atto che la disponibilità del Comune di Gallarate a sottoscrivere una quota di capitale fino ad un massimo di 600 milioni di lire era subordinata all’ingresso di un proprio rappresentante nel Consiglio di Amministrazione della citata società di gestione. Richiesta e condizione ribadite con lettera del 6 luglio 2001;

– Il Consiglio della Camera di commercio, con delibera n.5 del 17 luglio 2001, decise di elevare da 9 a 11 il numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione della società di gestione, sempre a condizione che la maggioranza fosse riconosciuta alla Camera di Commercio stessa. Tale atto non costituiva altro che il primo dei presupposti per poter pervenire, successivamente, a decisioni definitive in merito all’accoglimento della richiesta avanzata dal Comune di Gallarate;

– Successivamente si sono aperte consultazioni con le Amministrazioni comunali e con le altre istituzioni interessate per esaminare la possibilità di individuare nuovi assetti che tenessero conto della richiesta di Gallarate. Tali consultazioni si sono sviluppate in modo da rimettere in discussione gli equilibri precedentemente raggiunti, senza che sino ad ora si siano raggiunte soluzioni sufficientemente condivise;

– Nel frattempo, risultando assolutamente indispensabile procedere ad una tempestiva costituzione della società e alla formazione del suo Consiglio per affrontare fin da subito gli aspetti gestionali relativi all’immediata operatività del centro, che -si ricorda- dovrà entrare in funzione fin dal prossimo mese di gennaio, si è pervenuti alla riunione di Consiglio del 25 settembre 2001;

– In tale seduta il Consiglio della Camera di commercio, all’unanimità dei presenti, ha deciso di tornare alle linee guida originarie, con la previsione di un numero di consiglieri di amministrazione della società di gestione compreso fra 7 e 9, fissandolo in 7 per il primo mandato: 

    cinque nominati dalla Camera di commercio fra i propri Consiglieri; 

     uno riservato al Comune di Busto Arsizio, a fronte degli impegni presi nell’accordo di programma che, con la messa a disposizione dei terreni e la realizzazione delle opere di urbanizzazione, attribuiva a tale ente una partecipazione sostanziale tra i soci di minoranza; 

     uno riservato alla Provincia di Varese, in rappresentanza degli interessi generali del territorio nonchè degli eventuali altri Comuni sottoscrittori di quote di capitale;

– Tale decisione, motivata da urgenza e da sano pragmatismo gestionale, non preclude quindi eventuali futuri diversi assetti nella composizione del Consiglio di Amministrazione, in funzione degli effettivi assetti societari che si verranno a configurare: cosa che potrà quindi avvenire oltre che nelle forme consentite (delibera di assemblea ordinaria della nuova società) auspicabilmente nei modi più idonei e corretti;

– Resta quindi salva la possibilità per gli enti locali interessati (fra cui, naturalmente, lo stesso Comune di Gallarate) di partecipare al capitale sociale della società di gestione anche nelle fasi successive alla sua costituzione, potendo in tal modo fornire il proprio contributo alla formazione della volontà sociale attraverso la partecipazione all’Assemblea dei soci.

In conclusione, la Camera di Commercio continua a ritenere di basilare importanza il dialogo con tutte le amministrazioni locali interessate alle prospettive del nuovo Centro Espositivo Polifunzionale che, si ribadisce, al di là della sua localizzazione, costituisce una struttura a servizio dell’intero sistema economico provinciale e rappresenta quindi una fondamentale opportunità di sviluppo per tutto il territorio.

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Pubblicato il 27 Settembre 2001
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