Duello Gilli-Pozzi, tocca al sindaco

Continua la succosa querelle via Internet tra i due politici della città

In futuro potrebbe diventare una rubrica fissa, chissà… Gilli contro Pozzi, sotto a chi tocca….
Continuiamo a concedere spazio alla querelle, civile e democratica, tra i due esponenti del centrodestra e del centrosinistra.

Le puntate precedenti

28 dicembre
Gilli: "2001, anno attento anche alle scuole e al sociale"

2 gennaio
Pozzi "boccia" la gestione della viabilità e della cultura nel 2001

3 gennaio
Gilli: «Dirigismo, disinformazione, allarmante disinvoltura in materia di appalti» 

4 gennaio
Gilli-Pozzi, duello infinito su Varesenews

Riceviamo e pubblichiamo

Il Sindaco ha il diritto/dovere di esprimere le sue opinioni: come può, quando può, come sa. E senza sordina.

Et voila, è sempre colpa di chi non riporta integralmente il proprio pensiero…
Ma il pensiero riportato integralmente non dìssipa i dubbi, anzi, li acutizza.
Veniamo al dunque (seguendo la numerazione proposta dal Consigliere Pozzi):

1) condivido gli auspici; confermo che la velocità eccessiva (in quel tratto di strada, non perfettamente rettilineo, proprio la velocità da tempi immemorabili ha cagionato frequentissimi incidenti) è causa di azzardate e pericolose manovre, come sa chiunque passi di lì;

2) ecco, sappiamo ora che migliori esperienze furono fatte in passato, con azioni di stimolo; io però non ho mai visto tanto fervore di iniziative e piazze e strade piene di gente come negli ultimi due anni; è certo che sbaglia l’attuale Amministrazione, prima era meglio?;

3) di solito le imprese che partecipano alle gare d’appalto sanno fare i loro conti, anche in relazione alla rigidità della legge sugli appalti, che ammette ben poche deroghe. Quindi, se un’impresa finlandese avesse partecipato e vinto alla gara, è ovvio che la stessa aveva calcolato, nel prezzo offerto, i costi di installazione e di mantenimento del cantiere e del personale. Che non possono e non devono per legge influire sul contratto. Il riferimento al prezzo del biglietto del treno per Roma o Milano è proprio ultroneo (pardon: "fuori tema", ultroneo è linguaggio avvocatizio, a molti sgradito);

4) non si capisce, è vero; tant’è che ad una domanda da me formulata in Consiglio Comunale per sapere se esista o meno in Consiglio Comunale un gruppo di centro-sinistra (la parola coordinamento è ignota a Statuto e Regolamento), nessuno ha mai risposto;

5) nessuno ha chiesto di confrontarsi sul Teatro, nonostante l’abbondanza di interrogazioni e di interpellanze: un silenzio rotto solo il 2 gennaio dal Consigliere Pozzi. Come detto, quella 2000/2001 è stata la prima ed unica stagione gestita direttamente e completamente dal nuovo Consiglio di Amministrazione (che si insediò a luglio 1999, con una stagione già organizzata dal C.d.A. precedente), che ora, raccolti i dati e i risultati, intende lodevolmente presentarli al Consiglio Comunale ed alla città. E – compatibilmente con gli impegni della sala del teatro (è in corso la stagione!) – ha chiesto di poterlo fare il 24 gennaio, in teatro, proposta che l’Amministrazione ha accolto volentieri e che sarà presentata all’Ufficio di Presidenza (con una deliberazione di modifica dello statuto della società), nella certezza che questo accoglierà con pari interesse la richiesta del Teatro. E’ sicuro che il Consiglio Comunale sia convocato dal suo Presidente; è parimenti sicuro (basta leggere il regolamento) che l’iniziativa di convocazione appartiene anche al Sindaco.
Ho dato una primizia al Consigliere Pozzi: se ne è avuto a male; non gliene darò mai più.

6) chissà come mai, le mie repliche sono sempre indigeste per il Consigliere Pozzi (che non desidero convincere, per carità), il quale le definisce "stizzose" e "poco eleganti" (noto che ora usa con molta proprietà il virgolettato: serve ad attutire, limare, spuntare): non c’è stizza, ma desiderio di chiarezza. Chiarezza a cui il Sindaco ambisce e che nessuno gli può impedire di perseguire per l’informazione e la comunicazione con i cittadini: è troppo facile ricorrere impropriamente ai richiami alla carica "istituzionale" per tentare di mettere la sordina al Sindaco, il quale non chiede approvazione incondizionata (nemmeno se l’aspetta!), ma reclama rispetto per le sue opinioni e per il suo diritto/dovere di esprimerle; come può, quando può, come sa (a costo di subire critiche sul suo stile letterario).

Buona Epifania

Pierluigi Gilli, Sindaco di Saronno

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Gennaio 2002
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