«La Lativa ha fatto di Varese una piccola Porto Marghera»

Conferenza stampa di un gruppo di cittadini di Belforte

Niente di nuovo sotto il sole, ma le critiche al Comune e indirettamente alla Lativa si fanno sempre più pesanti. Un gruppetto di cittadini si è ritrovato per denunciare la situazione di difficoltà in cui vivono alcune famiglie ed esercizi limitrofi all’azienda. Il comunicato diramato dopo l’incontro non ha mezzi termini. "Grazie agli ampliamenti concessi alla Tipografica in questi ultimi 10 anni, questa si è trasformata da azienda artigianale in complesso industriale di rilevanti dimensioni allargandosi sempre più in mezzo a case e palazzine preesistenti". La denuncia alza poi i toni affermando: "Sia perciò ben chiaro: il Comune e gli Enti locali preposti ai controlli dell’inquinamento acustico e atmosferico saranno ritenuti responsabili di tutti i danni psicofisici che gli abitanti intorno alla Tipografica dovessero subire".
Le questioni poste sono legate a una serie di richieste a cui il Comune non avrebbe mai dato seguito. La prima riguarda l’installazione di una centralina di rilevamento dei dati dell’aria. La seconda una regolamentazione del traffico e delle soste  dei Tir. La terza la viabilità delle vie adiacenti la Tipografica e da ultimo la situazione dei parcheggi. 
La proprietaria dell’esercizio Nonsolofoto ha espresso molti dubbi per come verrà gestita la viabilità di quella zona. "Il nostro negozio esisteva già prima dell’apliamento e ora se ci chiudono via Cherso avremo una grave perdita. Lo stesso vale se tolgono quei quattro posteggi che abbiamo lì intorno". 
Il signor Vanetti Roberto ha rimarcato con maggior foga quanto sia impossibile uscire da questa situazione "perché Comune e Lativa sono immanicati, perciò è meglio rassegnarsi".
Il gruppetto di cittadini ha poi consegnato i comunicati alla stampa e ha così chiuso l’ennesimo incontro sulle questioni del quartiere. 
Dal canto suo la proprietà, che per la verità non è mai stata, almeno negli ultimi anni, una piccola azienda artigiana, ma sempre una realtà industriale, ha fatto sapere di esser disponibile a soluzioni logiche  e utili per tutti. Giuseppe Redaelli, amministratore della Lativa ha accolto in modo positivo alcune proposte sulla viabilità e ha messo a disposizione i propri tecnici per arrivare a una soluzione. Per quanto attiene ai lavori, ormai quasi ultimati, e all’inquinamento acustico e di polveri, i vari controlli effettuati, quando ancora non era operativa la nuova sede con i moderni sistemi, non avevano riscontrato particolari problemi.
Certo che la questione ora andrà affrontata trovando soluzioni valide una volta per tutte. Se i cittadini fanno bene a far valere le loro ragioni, non possono però sempre avanzare critiche evitando un confronto con le istituzioni e con l’azienda. Altrimenti, se non si riconosce la possibilità di uscire con proposte accettabili, si continuerà a sollevare problemi senza arrivare a soluzioni alimentando così solo una polemica che terrà le posizioni divise in modo insanabile con ovvie difficoltà per tutti, per chi vive in quell’area, ma anche per chi opera e permette di far lavorare tanti cittadini.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2002
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