“Cittadella dello sport”, presto una realtà
La piscina all’aperto sarà la prima nuova struttura dell’area sportiva di via Parini. La minoranza propone la chiusura al traffico della via
È in arrivo una vera e propria “cittadella dello sport”. Non a tempi brevi, ma a piccoli passi. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco Pierluigi Gilli rispondendo a un intervento di del consigliere di minoranza di “Costruiamo Saronno Insieme” Nicola Gilardoni, avvenuto durante l’ultimo consiglio comunale. La discussione riguardava la costruzione, da parte dell’azienda municipalizzata Saronno Servizi, della futura piscina all’aperto di Via Parini, adiacente a quella comunale coperta. Durante l’intervento Gilardoni ha esternato i propri dubbi sull’utilità di una piscina all’aperto, sottolineando che in città vi siano altre priorità e sostenendo che «la gestione dello sport da parte della Saronno Servizi sia alquanto limitato». Inoltre, il consigliere ha portato l’attenzione sul fatto che la via Parini potrebbe essere chiusa al traffico «in maniera tale da creare una vera cittadella dello sport, un’area scolastico-sportiva che possa essere gestita dall’azienda municipalizzata cittadina». A rispondere per primo è stato il vicensindaco Annalisa Renoldi, il quale ha evidenziato che già la costruzione della piscina è un primo passo verso una "cittadella" che si vorrebbe far sorgere proprio in quella zona. «La trasformazione di quell’area è prevista anche dal Documento di Inquadramento – ha proseguito Gilli – Chiudere la via al traffico sarebbe piuttosto attraente anche se disagevole per gli abitanti, ma è una proposta che si può valutare». Nella zona della futura “cittadella”, inoltre, vi sono già diverse strutture sportive come lo stadio o la palestra Dozio. Situazione che diventa piuttosto allettante per la creazione di un vero centro sportivo. «Per quanto riguarda l’utilità della piscina al’aperto – ha concluso il primo cittadino – prescinde dall’aspetto economico. Credo che la struttura possa essere uno strumento utile per la ricreazione dei saronnesi, soprattutto per quelli che non possono permettersi mesi di vacanze. Sarà una struttura a beneficio di tutti, anche per un fine cosiddetto "sociale"». |
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