Nanni Moretti racconta Moretti

Domenica 15 il popolare regista sarà al cinema Vela per un incontro organizzato da Varesegirotondi

Sulle pareti della città spicca già il manifesto con la sua foto. Sorridente, con il famoso casco di Caro diario, Nanni Moretti si presenta a Varese. Domenica 15 alle 10,30 sarà al cinema Vela. Un appuntamento dal doppio significato, cinematografico e politico. Ormai diventa sempre più difficile scindere questi due momenti nel regista romano. 
Il manifesto recita "Il cinema, la politica, la storia del cittadino Nanni Moretti raccontata da se stesso". Verrà presentato in anteprima nazionale il cortometraggio "il grido d’angoscia dell’uccello predatore". Venti scene inedite tratte dal film Aprile.
I Girotondini varesini hanno messo a segno un risultato importante per loro e per chi li segue. Malgrado i cambiamenti di questi mesi, Moretti resta un personaggio difficile. Non si sposta facilmente da Roma ed evita accuratamente ogni situazione che non possa controllare in modo diretto. La capacità umana di alcuni militanti dei girotondi varesini ha reso possibile questo incontro.
Per il regista il 2002 resterà un anno memorabile. Sulla via dei 50 anni, è nato il 19 agosto del 1953, è uscito da quel suo guscio particolare esponendosi in prima persona e diventando un organizzatore diretto degli eventi politici. 
Da quella sua accusa a D’Alema, nel film Aprile, "Dì qualcosa di sinistra" fino alla sua presa di posizione in cui urlava, "Voi gridavate cose orrende e violentissime, e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste ed ora sono uno splendido quarantenne", ne è passato di tempo. 

La nuova svolta morettiana è nata quasi per caso, a sentire lui. Prese la parola alla manifestazione sulla giustizia organizzata dall’Ulivo a piazza Navona il 2 febbraio scorso. Volarono parole pesanti contro la dirigenza ulivista. Moretti chiese ai vertici di partito di smetterla di litigare e di pensare a unire tutte le forze per battere Berlusconi. A quell’intervento seguì un appassionato dibattito.

Da allora il regista ha iniziato ad impegnarsi in prima persona fino alla grande manifestazione del 14 settembre a Roma con un milione di persone in piazza San Giovanni.

Moretti dal palco di Roma esordì con un linguaggio nuovo, dicendo "Non perdiamoci di vista. Ora che ci siamo ritrovati rimaniamo in contatto. Noi cittadini possiamo fare politica, possiamo farla con pia­cere e possiamo farla ognuno con le proprie idee ma rimanendo uniti, noi oggi qui siamo uniti".
Un discorso tutto politico, un lungo appassionato intervento che si chiuse con delle parole sul perché di questa scelta. 
"Mi chiedono – e io stesso mi chiedo – perché in questi mesi ho fatto tutto questo. Perché la situazione s’è fatta troppo seria per far finta di niente. E poi perché se un domani dovesse, Dio non voglia, diventare presidente della Repubblica, cioè di tutti gli italiani, l’uomo più di parte che c’è in circolazione oggi perché quotidianamente offende metà dei cittadini italiani, ecco domani io ripensando a questo periodo, se non avessi fatto nulla, proverei vergogna".

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 06 Dicembre 2002
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.