AirEurope, cento posti a rischio

Il presidente della Provincia Reguzzoni chiede all'azienda di ripensarci. Conflitto durissimi con la rappresentanza sindacale

«L’auspicio del presidente della Provincia è che i positivi risultati della scelta vincente legata al lancio di Volareweb possano far riconsiderare all’azienda le decisioni assunte». 
Volare annuncia il licenziamento di cento dipendenti AirEurope (acquistata da Volare) e Marco Reguzzoni scrive all’amministratore delegato Vincenzo Soddu affinché siano assunte "le decisioni migliori per l’occupazione e la ricchezza del territorio". 

Una vertenza ancora una volta durissima quella che oppone l’azienda al sindacato (Cgil) e che sembrava essersi conclusa con la firma di un accordo a maggio.
Volare chiederà invece l’avvio della procedura 233 che permette di lasciare a casa piloti e assistenti di volo a causa delle difficoltà economiche dell’azienda.
Al centro della contesa la delicata questione contrattuale che da due anni contrappone la rappresentanza sindacale ai vertici. Volare Group ha sempre insistito perché i lavoratori AirEurope rinunciassero alle garanzie del vecchio contratto per uniformarsi con i nuovi standard di Volare, citando a sostegno di questa necessità le difficoltà economiche dell’azienda. Dopo due anni di conflittualità molto forte, culminata anche nel blocco di un aeromobile, lo scorso anno, da parte di due hostess che erano state licenziate, le due parti firmano un accordo a maggio: una mediazione tra le esigenze di maggiore produttività e il mantenimento di alcune garanzie del vecchio contratto AirEurope.
La nuova rottura è arrivata proprio sull’applicazione di questo nuovo contratto. Sulle ragioni del muro contro muro le versioni divergono radicalmente. Secondo i sindacati l’amministratore delegato Vincenzo Soddu non avrebbe rispettato l’intesa: «Ci chiedono di pulire la cabina dopo il volo – spiega Rita Brizzaldi, sindacalista della Cgil – in palese violazione con l’accordo sottoscritto. Inoltre, l’intesa prevedeva il mantenimento di equipaggi omogenei provenienti da AirEurope. L’azienda ha deciso di non rispettare nemmeno questa parte dell’accordo».
La proprietà ha un’altra versione: un gruppo di sindacalisti eccessivamente pignoli radicalizza lo scontro. «Hanno avuto un premio produzione di 10mila euro l’anno – dice Giovanni Baldoni dell’ufficio stampa di Volare – che cosa vogliono di più? Non vogliamo che puliscano tutto l’aereo alla fine del volo ma che mettano in ordine. E’ una questione di buon senso, il contratto non può normare tutto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Giugno 2003
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