«Non siamo dei visionari. Tutti si lamentano dei lampioni spenti»
Il sindaco Gilli risponde alle dichiarazioni dell'azienda che accusava il cittadino di sbagliare numero di telefono per le segnalazioni dei numerosi guasti
riceviamo e pubblichiamo In relazione alla nota dell’ENEL COMUNICAZIONI LOMBARDIA datata 5 c.m. da Voi pubblicata, occorre precisare quanto segue: 1) "il lavoro di illuminazione pubblica riguardante la Piazza Cadorna che, secondo il Sindaco Gilli, deve ancora essere realizzato in realtà, è stato eseguito dalla nostra società nel dicembre del 2002" (dal comunicato di ENEL) : tale lavoro è stato richiesto il 31 gennaio 2002; il 2 aprile 2002 il Comune ha confermato l’ordine; l’ordine è stato eseguito nel dicembre 2002; il Comune ha pagato circa 2.000,00 € nel febbraio 2003, entro una settimana dal ricevimento della relativa fattura. Tuttavia, questo lavoro è consistito sostanzialmente nella sostituzione potenziata di alcune lampade su pali già esistenti; dall’ordine all’esecuzione sono trascorsi dieci mesi per un intervento privo di qualsiasi complessità tecnica (vista l’entità del costo, IVA inclusa); nel frattempo, l’Amministrazione ha dovuto rispondere in Consiglio Comunale ad interpellanze presentate da un gruppo politico dell’opposizione; l’ultima volta il 31 ottobre 2002; forse per questo ENEL, con un’ulteriore pausa di meditazione, ha atteso un altro mese prima di evadere la richiesta risalente a dieci mesi prima….; 2) il lavoro così tempestivamente e brillantemente eseguito, tuttavia, NON è quello che l’Amministrazione prevedeva; infatti, posto che numerose lamentele sull’oscurità serale e notturna della piazza Cadorna erano pervenute al Comune, si è pensato di potenziare l’illuminazione con alcuni lampioni aggiuntivi (tre o quattro), di altezza limitata ed inferiore al fogliame degli alberi presenti nella piazza, fogliame che riduce di molto l’effetto luminoso dei lampioni già preesistenti; all’uopo, si è interpellata ENEL, con la quale non si sono raggiunte conclusioni; si è quindi pensato di posare in proprio questi nuovi lampioni e, quindi, si è chiesto ad ENEL come procedere; risposta: non sarebbe stato consentito l’allacciamento alla rete ENEL; di conseguenza, il Comune, per tre o quattro lampioni, avrebbe dovuto fare lavori ingenti (tracciare una nuova rete, aprire e chiudere scavi, ecc.), dal costo palesemente assurdo ed ingiustificabile. Un esempio di elegante collaborazione, immeritevole di ulteriori commenti; 3) "Nessuna valutazione in ordine alle priorità di intervento viene richiesta ai Comuni" (dal comunicato di ENEL); così, invece, un concittadino trascriveva il 22.10.2003 una e-mail inviatagli da ENEL a seguito di una sua segnalazione di guasto: "L’illuminazione pubblica viene gestita dai Comuni o direttamente o tramite appalti a società specializzate. In quest’ultimo caso (e So.l.e. è attiva in oltre 5.000 comuni) gli interventi e le priorità sono comunque definiti a livello comunale". Come si vede, due valutazioni contrapposte, dimostrative di una notevole confusione. Da parte mia, infatti, annotavo che appare ridicolo chiedere ai Comuni le priorità in caso di interventi sulle lampadine non funzionanti: basta sostituirle… Prendo atto con soddisfazione che anche ENEL, ora, si rende conto che… nessuna valutazione in ordine alle priorità di intervento venga richiesta ai Comuni; peccato che ai cittadini dica l’opposto, dichiarando che "la cosa migliore è dunque quella di contattare il Comune e informare gli uffici competenti dei problemi riscontrati" (dalla stessa e-mail pervenuta al cittadino): e così i cittadini sono naturalmente indotti a protestare con i Comuni, cui vengono… dirottati (ovviamente anche le proteste); 4) "Il sindaco di Saronno sbaglia semplicemente numero di telefono. Se facesse quello giusto noi ripareremmo il lampione guasto in sette giorni" (da Varesenews del 06.11.2003). Sono allibito per la sufficienza e la tendenza a gettare del ridicolo sul Sindaco in relazione ad un problema che invece sussiste pesantemente. Le telefonate all’ENEL di segnalazione dei guasti non sono fatte certamente dal Sindaco, ma dagli appositi funzionari del Comune, i quali sanno benissimo a chi e dove rivolgersi e quale numero comporre (cambiato nel tempo; che sia Potenza o Mestre o altrove non cambia un granché; l’importante è che chi se ne occupa in Comune lo sappia e non può non saperlo avendo contatti quotidiani con il Contact Center). Ma proprio perché l’esperienza insegna, i funzionari non si fermano alla telefonata, aggiungono un fax; e di fax ne abbiamo a pacchi, come chiunque può verificare. Le argomentazioni poco elegantemente avanzate da ENEL collidono con la logica: se, infatti, il Comune di Saronno avesse sbagliato numero per due anni, da due anni non ci sarebbe un intervento riparativo di guasti in città (il che non è vero; ci si lamenta, semmai, dei ritardi), oppure il Contact Center darebbe prova di indifendibile inefficienza per non aver mai in due anni avvisato l’interlocutore di avere sbagliato numero. Con siffatte giustificazioni, ENEL semina prove contro sé stessa; 5) se fosse vero che i lampioni guasti vengono riparati (contrattualmente) in sette giorni, allora il Sindaco e le decine di concittadini, che in più modi fanno le segnalazioni – trasmesse dal Comune al Call Center (chissà perché, poi, non lo si chiama "centro di raccolta"…) -, sono dei visionari: tutti si lamentano di ritardi di mesi; si vede che siamo ciechi (sicuramente non siamo abbagliati da eccesso di illuminazione…); ognuno, però, può verificare da sé se le riparazioni sono fatte nei sette giorni (termine peraltro più che abbondante); 6) dei guasti in Via don Luigi Monza, di cui parla ENEL nel suo comunicato, nulla so e – conseguentemente – nulla ho potuto mai dire; i giornali avranno avuto altre fonti; 7) un’ultima annotazione, curiosa: mentre scrivevo questo comunicato, alle ore 00.55 del 07.11.2003, è saltata la corrente in tutta la zona in cui abito, per un paio di minuti; il computer si è spento all’improvviso e così ho dovuto riscrivere buona parte di questo intervento. Che infelice e fatale combinazione! Non mi resta che diventare più devoto della Madonna dell’Illuminazione, venerata in un bel santuario in Calabria? Cordiali saluti |
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