“Questione burqa”: il Consiglio Comunale approva le nuove norme

Emendata la proposta discussa nellla precedente seduta di consiglio, maggioranza compatta

Il Consiglio comunale di venerdì sera è tornato sulla questione delle modifiche al regolamento di Polizia Municipale per punire con una multa il mascheramento del viso, meglio nota come "battaglia anti-burqa", già affrontata nella precedente seduta del Consiglio e rinviata per il prolungarsi della discussione.

Questa volta il testo presentato dalla maggioranza è stato modificato da un emendamento interamente sostitutivo, presentato da Binaghi (Forza Italia), Pellegatta (AN), Salomi (UDC), Gorini (Lega Nord) e Porfidio (La Voce della Città). L’emendamento ha doverosamente espunto dalla casistica sanzionabile le maschere di Carnevale e i caschi per i motociclisti – purchè indossati nel momento opportuno, beninteso. Resta invece fisso l’ammontare della multa: da 25 a 100 euro.

Berteotti (Margherita) ha proposto di aggiungere la frase "nel rispetto di usi e costumi di differenti culture", proposta poi ritirata dopo gli interventi chiarificatori di Verga (Progressisti) e Lofano (Rifondazione Comunista). «A che serve un regolamento locale apposito?» ha chiesto Lofano, vigile urbano. «Come pubblico ufficiale posso far scoprire il volto a chiunque, la legge nazionale già me lo consente».  «Questa di una modifica al regolamento è una proposta priva di una ragion d’essere» ha rincarato Di Paolo (Progressisti).

Ad intervenire in difesa del provvedimento è stato il Presidente del Consiglio comunale Speroni: «La novità sta nella multa, che la legge nazionale non prevede». Memorabile per la chiarezza l’intervento di Gianpiero Reguzzoni (Lega) sulla proposta Berteotti: «Se dovessimo rispettare tutte le culture locali dovremmo lasciar andare in giro nudi per Busto alcuni africani, visto che al loro paese si usa così… Sarò intollerante ma non voglio burqa, non voglio donne che stanno tre passi indietro rispetto all’uomo, non voglio mutilazioni sessuali femminili e altre pratiche islamiche (le mutilazioni sessuali sono una pratica pagana tipica dell’Africa, non ascrivibile alla cultura islamica, ndr). Facciamo rispettare le nostre leggi». Di fronte alla difesa del provvedimento da parte della maggioranza come misura di sicurezza (in palese contraddizione con lo spirito dell’intervento di Reguzzoni), e della multa come deterrente, Berteotti ha commentato: «Ma allora volete solo fare cassa…».

Il voto conclusivo, prevedibilmente, havisto l’approvazione della contestata modifica al regolamento di Polizia Municipale: maggioranza compattamente a favore, opposizione altrettanto compattamente contraria.

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Pubblicato il 29 Novembre 2004
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