All’ospedale di Circolo i calcoli si eliminano con…le onde

Il reparto urologico dell’ospedale varesino ha recentemente acquistato un nuovo e complesso macchinario per la cura della calcolosi

Toppo spesso si pensa che l’urologo si interessi solamente di problemi come il tumore alla prostata o alle problematiche genito-urinarie. In realtà tra la problematiche più trattate dagli urologi c’è anche la calcolosi, che spesso rientra pienamente nel loro campo di competenza. Uno dei centri all’avanguardia nella cura di questa malattia è proprio il reparto urologico dell’Ospedale di Circolo di Varese. Come spiega Alberto Marconi, dottore responsabile del reparto, "la calcolosi è una malattia molto diffusa, che provoca gravi dolori e ha un forte impatto sociale". «Nell’U.O. di Urologia del Circolo – prosegue Marconi – è dal 1994 che tale patologia viene trattata con tecniche molto avanzate che hanno il grande vantaggio di essere non invasive o minimamente invasive». In effetti in questo ospedale esiste, proprio dal 1994, un costoso macchinario per la distruzione dei calcoli (litotritore), e proprio in questi giorni è stato introdotta un’attrezzatura ancora più complessa, il Sistema Combinato Swiss Lithoclast Master.

Il funzionamento del primo litotritore, quello disponibile dal 1994, è apparentemente molto semplice. Il paziente deve stendersi sul lettino della macchina, venendo a contatto con un cuscino ad acqua che inizia a trasmettere onde d’urto esattamente dove si trova il calcolo. In questo modo è possibile sbriciolare alcuni tipi di sedimenti senza bisogno di intervento chirurgico, ma semplicemente con delle onde. In tutta la Lombardia esiste solo una quindicina di queste macchine, e si tratta dell’unica nella nostra provincia. Il primo litotritore ha permesso, in soli 11 anni, di trattare 4.186 pazienti ma, purtroppo, non è in grado di trattare sedimenti troppo duri o troppo grossi. Un’altra possibilità, allora, è offerta dal nuovo sistema "Swiss Lithocast Master". Il principio di funzionamento è esattamente lo stesso, con la differenza che è possibile effettuare trattamenti endoscopici, con un ago che deve essere inserito nella zona più adatta a raggiungere i sedimenti. Inoltre, questo nuovo sistema, non usa semplicemente delle onde ultrasoniche, ma combina alla loro efficacia quella di una vibrazione, come se fosse un piccolo martello pneumatico.

Si tratta quindi di attrezzature costose e moderne, con l’obbiettivo di eliminare i calcoli in un modo poco invasivo, almeno nei casi in cui è possibile.

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Pubblicato il 13 Gennaio 2005
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