Sentenza Bestie di Satana, tutti colpevoli
Due ergastoli a Sapone, 26 anni a Leoni e Zampollo, 24 anni a Monterosso, 24 anni e 3 mesi alla Ballarin. Non è stata riconosciuta l'associazione a delinquere
La Corte d’Assise di Busto Arsizio non ha fatto sconti ai quattro imputati: Due ergastoli con tre anni di isolamento diurno a Nicola Sapone, 26 anni a Paolo Leoni e Marco Zampollo, 24 anni a Eros Monterosso, 24 anni e 3 mesi a Elisabetta Ballarin.
Il procuratore Antonio Pizzi è soddisfatto della sentenza: «Il giudice ha riconosciuto la fondatezza dell’accusa e dell’impianto probatorio».
Particolare importante del dispositivo è che il giudice non ha riconosciuto l’associazione per delinquere degli imputati. Un particolare che potrebbe giocare un ruolo importante nel processo di appello.
Gran folla di parenti, avvocati, cameraman, fotografi e giornalisti in aula, quando alle 18,30 è stata finalmente letta la sentenza. Mentre si attendeva, Sapone, Monterosso, Leoni e Zampollo ad un certo punto hanno iniziato a camminare in su e in giù, mani dietro la schiena, come tigri in gabbia, come detenuti durante l’ora d’aria. Alcuni degli imputati, mentre veniva scortati ai cellulari dopo la lettura del dispositivo, hanno rivolto sguardi di sfida alle telecamere e ai presenti.
Soddisfazione per la sentenza è stata espressa un po’ da tutte le parti in causa, sia pure con toni diversi: unica voce chiaramente in disaccordo quella dell’avvocato Francesca Cramis, legale di Elisabetta Ballarin e Nicola Sapone, che accusa la corte di non aver tenuto nel dovuto conto le sue considerazioni sulla effettiva capacità di delinquere della ragazza. Nonostante sia stata disconosciuta l’associazione a delinquere, portando ad una sentenza da esaminare con molta attenzione quando ne saranno comunicate le motivazioni, anche la Procura si dice soddisfatta.
I coniugi Marino, genitori di Chiara, hanno avuto parole dure, come sempre, verso i condannati: "I magistrati hanno fatto anche più del proprio dovere, ma fra dieci-quindici anni io quelli me li ritrovo fuori, e se li incontro per strada…" fremeva Savino Marino. Sua moglie Lina rincarava "28 anni (in realtà sono 6, ndr) sono pochi, buttino via la chiave e glieli facciano scontare tutti". Moderatamente soddifatto Gianluca Bontade, fratello di Andrea, morto suicida su istigazione dei membri della setta: "Avevamo sempre pensato che quello di Andrea non fosse un suicidio come gli altri". Per Michele Tollis, padre di Fabio, è suonata l’ora della verità e della giustizia: "Oggi è l’inizio della fine, c’era tanta tensione per questo giudizio. La procura di Busto Arsizio mi ha creduto e ha lavorato in modo esemplare. Quella di oggi è una condanna giusta, e non mi meraviglierei se un futuro dovesse emergere ancora qualcosa di nuovo, qualche altro delitto su cui indagare, perchè il satanismo è un fenomeno che è stato sottovalutato dalle istituzioni. Il mio pensiero ora va alle vittime, che finalmente potranno riposare in pace, avendo ottenuto giustizia". Fermi e sereni come sempre i coniugi Pezzotta, genitori di Mariangela, uccisa due anni fa: anche loro hanno espresso moderata soddisfazione per l’esito del processo.
Cristina Lonardoni, madre di Elisabetta Ballarin, ha dichiarato che "oggi Andrea Volpe festeggerà, è riuscito a legare mia figlia a sè di nuovo, facendola condannare". Tra gli avvocati difensori ha espresso soddisfazione Guglielmo Gulotta, legale di Eros Monterosso (l’imputato che ha avuto la pena minore, 24 anni), anche perchè, ha voluto sottolineare "il mancato riconoscimento dell’associazione a delinquere apre nuovi scenari in vista dell’appello, dove cercheremo di dimostrare l’estraneità di Eros ai fatti contestatigli". Anche Ettore Traini, legale di Paolo Leoni, esprime una certa soddisfazione: "Meglio 26 anni dell’ergastolo – ma, sia chiaro, per noi sono e restano 26 anni di carcere inflitti ad un innocente".
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