La trincea più attesa

Prima un rombo sordo dalle viscere della terra, poi le prime crepe cominciano a disegnarsi sul muro di cemento che chiude lo scavo. Ed eccola, alle 11.03 in punto, è lei, la talpa meccanica, cento metri di lunghezza per otto di diametro, che erompe all’aperto come un mostro preistorico, tra spruzzi di fluidificante e una nebbia di polvere. In questo modo, fra gli applausi degli astanti, si completa lo scavo della prima canna (1840 metri) dell’interramento Fnm di Castellanza.
"Meno di nove mesi per scavare 1840 metri di galleria" commenta il presidente delle Nord Norberto Achille. "Si dimostra che l’impostazione tecnica del lavoro era quella giusta. E mentre completiamo la seconda canna del tunnel proseguono anche i lavori per il raddoppio della linea Saronno-Novara. I benefici si vedranno in termini di tempi di percorrenza ma soprattutto di frequenza dei treni – passeremo da 90 a 200 convogli al giorno su questa linea". E finalmente il Malpensa Express non sarà più solo un ostacolo per i treni dei pendolari.
Oggi è per le Nord, di norma bombardate di lamentele per i ritardi, un giorno speciale. La gente spesso teme le grandi opere, e anche a Castellanza le polemiche sono state feroci: ma i lavori per l’interramento dimostrano che si può portare avanti in tempi solleciti anche un’opera di ampio respiro come questa. La tabella di marcia prevede ora lo scavo del secondo e parallelo tunnel, che potrebbe essere concluso già per fine anno, come prevede Roberto Ceresoli, direttore di Ferrovie Nord Milano Ingegeneria. "Ora si può procedere più velocemente, abbiamo capito con che tipo di terreno abbiamo a che fare e come operare al meglio. Di questo passo a fine anno completeremo i tunnel, poi servirà un anno e mezzo per completare tutte le dotazioni di sicurezza e di segnalazione. Nell’estate del 2008 l’opera sarà pronta per entrare in funzione". E per la seconda stazione chiesta a gran voce dai castellanzesi, da realizzarsi all’imbocco est del tunnel? Ceresoli non si sbilancia: "Si può pensare ad una fermata, il problema è realizzarla in piano". Nel frattempo, riferisce l’ingegnere a capo del progetto, sono a buon punto i lavori per i raccordi con la rete RFI (Ferrovie delo Stato) dove dovrà sorgere la nuova stazione d’interscambio tra le due reti ferroviarie.
Soddisfazione anche per l’assessore regionale Alessandro Moneta, che ha ricordato il forte interessamento del Pirellone. Da Milano sono infatti arrivati i 140 milioni di euro necessari a portare avanti i lavori.
L’opera, più volte messa in discussione a livello locale e non solo, nasce da un’idea portata avanti già sotto il governo dell’Ulivo in base a programmi di massima concordati fra l’allora ministro dei trasporti Burlando, le Ferrovie Nord ed un Comune di Castellanza, allora guidato da Livio Frigoli, non più disposto a rimanere tagliato in due dalla ferrovia. Essa è stata poi rimodellata sostanzialmente rispetto ai progetti iniziali, rendendo meno profondo lo scavo, e quindi più abbordabili le pendenze (e i costi). La sua progettazione generale è stata curata da FNM Ingegneria in collaborazione con Metropolitana Milanese ed altri specialisti, mentre quella esecutiva è stata affidata all’Associazione temporanea d’impresa formata da Strabag, Torno Internazionale, Romagnoli e Cogeis. La direzione dei lavori spetta a Ferrovie Nord Milano Esercizio, mentre la talpa meccanica, un trionfo della tecnica tedesca, è stata costruita dalla Wirth, ed ha già operato con soddisfazione generale nello scavo della linea di metropolitana "Jubilee" di Londra.